10 Maggio 2024 07:12

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Cappotto termico interno e condensa

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Cappotto termico interno e condensaCappotto termico interno e condensa

L’installazione di un cappotto termico esterno sul muro perimetrale non è sempre realizzabile. Una valida alternativa per garantire il comfort abitativo potrebbe essere la creazione di un cappotto interno. Tuttavia, anche questa opzione presenta delle sfide. L’uso di pannelli isolanti all’interno può causare la formazione di condensa, mettendo a rischio l’integrità dell’edificio.

L’isolamento termico interno è una buona soluzione per chi risiede in edifici con facciate vincolate, di valore architettonico o con specifiche caratteristiche che rendono irrealizzabile un intervento esterno.

Se si desidera isolare appartamenti in condomini dove gli altri proprietari non sono propensi a effettuare lavori di ristrutturazione, l’isolamento interno diventa l’unica opzione possibile.

I 5 PROBLEMI PIÙ COMUNI DEL CAPPOTTO TERMICO

In queste situazioni, molti consigliano di creare un cappotto interno, ovvero applicare pannelli isolanti sulle pareti interne per migliorare l’isolamento termico degli ambienti.

L’installazione del cappotto interno è un’operazione delicata che altera le condizioni termo-igrometriche del muro, aumentando la probabilità di formazione di condensa tra la parete esistente e la nuova parete isolante.

Cappotto termico interno e condensa

Inoltre, se implementato in ambienti ad alta umidità come il bagno o la lavanderia, può causare la formazione di muffa. Un altro aspetto da non ignorare è che implica una riduzione dello spazio calpestabile a causa dello spessore dei pannelli.

La formazione di condensa è una delle problematiche più frequenti, causata dallo spostamento del punto di rugiada. Quando si applica un cappotto isolante interno, si diminuisce il flusso di calore dall’interno verso l’esterno, abbassando così la temperatura originaria della parete esterna.

Questo significa che il freddo penetra più facilmente e più a fondo nel muro, causando una diminuzione della temperatura al di sotto del “punto di rugiada” nello strato di confine tra l’esterno dell’isolamento e l’interno del vecchio muro. Questo porta alla formazione di condensa.

Se non si prendono in considerazione queste problematiche, si può mettere a rischio il comfort abitativo, la salute e la stessa struttura del edificio. Pertanto, è essenziale essere assistiti fin dalle fasi di progettazione da aziende esperte, capaci di selezionare i materiali traspiranti e igroscopici più appropriati e di consigliare alternative per garantire un efficace isolamento termico interno.

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