Il pellet si conferma protagonista del riscaldamento domestico sostenibile: confronto tra stufe e camini in termini di risparmio
Negli ultimi anni, il riscaldamento a pellet ha guadagnato sempre più consensi come soluzione efficiente, ecologica ed economica per il riscaldamento domestico. Tra le opzioni più popolari emergono la stufa a pellet e il camino a pellet, due sistemi che condividono il medesimo combustibile ma si differenziano per caratteristiche tecniche, funzionalità e impatto estetico. La scelta tra questi due apparecchi dipende da molteplici fattori, legati sia alle esigenze pratiche sia all’ambiente in cui vengono installati.
Il pellet, composto da scarti di lavorazione del legno compressi, rappresenta una fonte di energia rinnovabile e a basso impatto ambientale. Il pellet è considerato al 100% ecosostenibile, poiché non comporta l’abbattimento di nuovi alberi se il consumo rimane nei limiti degli scarti disponibili. Questo comporta una resa termica elevata con costi contenuti, grazie anche al prezzo competitivo rispetto ai combustibili fossili.
Oltre al risparmio economico, l’utilizzo del pellet consente una riduzione significativa delle emissioni di anidride carbonica rispetto a fonti tradizionali, contribuendo a limitare l’inquinamento atmosferico. Tuttavia, è importante ricordare che l’utilizzo di biomasse legnose come pellet e legna può contribuire per circa il 45% alle polveri sottili (PM10) nelle aree urbane, come evidenziato da studi ARPA, e pertanto si rende necessario un uso responsabile e una manutenzione adeguata degli impianti.
I vantaggi del pellet come combustibile ecosostenibile
Il camino a pellet si conferma una scelta ideale per chi desidera coniugare funzionalità e design. L’installazione di un camino valorizza l’ambiente domestico, conferendo un’atmosfera calda e raffinata grazie alla visibilità del fuoco e all’eleganza del dispositivo, che diventa un vero e proprio elemento di arredo.
Tra gli aspetti meno favorevoli si annoverano la necessità di un’attenta pulizia, data la produzione di cenere, e l’ingombro per lo stoccaggio dei sacchi di pellet. Inoltre, i costi di installazione possono essere piuttosto elevati, soprattutto se si devono effettuare interventi strutturali per l’inserimento della canna fumaria.
Le stufe a pellet si distinguono per la loro praticità e per l’efficienza energetica. Dotate di sistemi di doppia combustione e tiraggio forzato, queste stufe riducono le emissioni di gas e fumi, garantendo una combustione più pulita rispetto alla legna tradizionale. L’automazione è uno dei loro punti di forza: il caricamento del pellet avviene automaticamente tramite una coclea, e il sistema di accensione è gestito elettronicamente, con la possibilità di programmare orari e temperature tramite cronotermostati.

Sempre più persone scelgono il pellet – (valtellinamobile.it)
Tra gli svantaggi si evidenzia la necessità di una manutenzione ordinaria più frequente rispetto ad altri sistemi, nonché un costo del combustibile leggermente superiore rispetto alla legna.
La decisione tra una stufa o un camino a pellet dipende da molteplici fattori, tra cui:
- Spazio disponibile e conformazione dell’abitazione: il camino può richiedere interventi murari più articolati rispetto alla stufa, che si adatta meglio a spazi ridotti.
- Esigenze estetiche: il camino valorizza l’ambiente con un forte impatto visivo, mentre la stufa punta più alla funzionalità.
- Abitudini di utilizzo: la stufa è più indicata per chi desidera un sistema automatizzato e meno impegnativo nella gestione quotidiana.
- Budget: la stufa generalmente comporta costi di installazione inferiori rispetto al camino.
- Considerazioni sulla sicurezza e manutenzione: entrambi richiedono attenzione nella pulizia e nella manutenzione, ma il camino può necessitare di interventi più frequenti a causa della cenere e dei residui.

Il risparmio derivante dall'utilizzo del pellet - (valtellinamobile.it)



