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Come scoprire se l’autovelox è omologato

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Autovelox omologazione – Perché è importante sapere se un autovelox è omologato

Quando ricevi una multa per eccesso di velocità, una delle domande più frequenti è: “L’autovelox che mi ha multato è davvero omologato?” — e la risposta conta moltissimo. Non si tratta solo di una formalità burocratica: l’omologazione (e la corretta registrazione del dispositivo) influisce direttamente sulla validità legale della multa stessa.

Ma cosa significa, nel concreto, che un autovelox è omologato? In teoria, un apparecchio deve superare procedure tecniche e normative rigorose per essere considerato affidabile e conforme agli standard di legge. Tuttavia, in Italia la distinzione tra “omologato”, “approvato” e “tarato” ha creato spesso confusione tra cittadini, avvocati e anche tra amministrazioni locali.

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Omologazione: è un processo tecnico che attesta che un certo modello specifico di autovelox ha superato controlli e requisiti di legge.
Approvazione: è spesso utilizzata in modo generico nei verbali, ma indica un semplice via libera amministrativo del dispositivo.
Taratura: è la verifica periodica che lo strumento continua a funzionare come deve, con precisione.

La differenza non è un dettaglio da poco: la legge italiana richiede che gli strumenti usati per accertare la velocità siano non solo segnalati e utilizzati correttamente, ma anche tecnicamente conformi, pena la possibile invalidità della sanzione.

Come funzionano gli autovelox fissi tra Lecco e Colico?


Leggere il verbale: il primo passo per sapere se l’autovelox è omologato

Quando arrivi a casa e trovi una multa per eccesso di velocità, il verbale è la fonte primaria di informazioni per capire se l’autovelox è regolare. Qui devi cercare alcune voci fondamentali:

Marca e modello dell’autovelox

Nel verbale deve essere indicata esattamente la marca e il modello dell’apparecchio che ha rilevato la velocità. Senza questi dati, diventa molto difficile confrontare l’apparecchio con quelli registrati ufficialmente.

Riferimento normativo o decreto

In teoria, il verbale dovrebbe riportare anche una dicitura del tipo:

Regolarmente approvato dal competente MIT (Omolog. Decreto n. … del …)”
Questa dicitura permette di risalire agli estremi dell’atto che certifica l’omologazione tecnica del dispositivo.

Attenzione: se nel verbale c’è solo scritto “autovelox approvato” oppure non sono riportati gli estremi normativi completi, questa è una prima possibile fonte di contestazione. In molti casi il verbale non è sufficientemente dettagliato, e questo può costituire una base per richiedere documentazione integrativa o fare ricorso.

Autovelox in Lombardia

Inoltre, il verbale deve indicare almeno una matricola o un riferimento univoco dell’apparecchio. Anche in questo caso, se manca, si può richiedere di verificare l’identificabilità del dispositivo.


Consultare l’elenco ministeriale degli autovelox autorizzati

Se vuoi andare oltre il verbale e verificare in autonomia, esiste un modo concreto e ufficiale: consultare l’elenco nazionale dei dispositivi di rilevamento della velocità pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

Cosa contiene l’elenco

Su questo portale ufficiale trovi informazioni dettagliate su ciascun dispositivo registrato:

  • Marca e modello

  • Codice identificativo o matricola

  • Decreto di omologazione o approvazione

  • Posizione e collocazione

  • Eventuali riferimenti normativi

Importante: la presenza nella lista significa che l’autovelox è autorizzato ad operare e a generare multe valide, ma non sempre significa che sia effettivamente omologato tecnicamente. L’elenco contiene anche dispositivi approvati, e solo una verifica puntuale degli estremi può dire se l’omologazione è completa.

L’autovelox fisso della galleria Trentapassi

Come usarlo

  1. Copia i dati principali del dispositivo dal verbale (marca, modello, matricola).

  2. Vai alla piattaforma ufficiale del MIT dedicata all’elenco degli autovelox (ad esempio, tramite il portale dispositivi del MIT).

  3. Cerca il dispositivo usando uno dei parametri disponibili (marca/modello o matricola).

  4. Controlla se l’apparecchio risultava registrato proprio nella data in cui è stata rilevata l’infrazione.

Se l’autovelox non compare nell’elenco, o non era registrato alla data della rilevazione, le sanzioni possono essere impugnabili.


Distinguere tra omologazione, approvazione e taratura

Capire la differenza tra questi tre concetti è fondamentale, perché spesso i verbali riportano frasi generiche che possono trarre in inganno.

Omologazione

È il processo più rigoroso: certifica che il modello specifico dell’autovelox è stato sottoposto a verifiche tecniche e normative complete e riconosciute legalmente. Solo un decreto di omologazione completo è valido in sede giudiziaria.

Approvazione

È un atto amministrativo che indica che l’apparecchio è ritenuto idoneo nell’uso, ma non ha la stessa forza tecnico-legale di un’omologazione completa. Spesso viene usato nei verbali al posto di “omologazione”, creando confusione.

Taratura

Si tratta di controlli periodici che verificano che l’autovelox sia ancora preciso e affidabile. Anche se l’apparecchio è omologato, deve essere tarato almeno una volta all’anno — e la data di taratura deve essere riportata nel verbale per essere valida.

Un dispositivo omologato ma non tarato recentemente può comunque essere contestato, perché la tariffa è parte integrante della conformità legale dell’apparecchio.


Cosa fare se l’autovelox non risulta omologato o registrato

Se dopo aver verificato verbale ed elenco ministeriale noti che:
l’autovelox non è presente nell’elenco
non è correttamente omologato (solo “approvato”)
manca la taratura o non ci sono estremi normativi chiari

allora hai motivi concreti per fare ricorso.

Come contestare la multa

Puoi presentare ricorso:

  • al Prefetto entro 60 giorni, oppure

  • al Giudice di Pace entro 30 giorni.

Nel ricorso è utile allegare:
Verbale di contestazione
Copia dei dati presi dall’elenco MIT (o prova dell’assenza dell’autovelox)
Documentazione che evidenzia l’assenza di omologazione tecnica e/o taratura valida

Importante: la normativa (art. 142 del Codice della Strada) richiede che la rilevazione sia effettuata con apparecchiature debitamente omologate. Se l’autovelox non soddisfa questi requisiti, la multa può essere dichiarata nulla.


Autovelox omologazione: i passaggi chiave per scoprire se un autovelox è omologato

Per riassumere in modo pratico i passaggi da seguire:

  1. Leggi attentamente il verbale per marca, modello, matricola e riferimenti normativi.

  2. Controlla l’elenco ufficiale del MIT per verificare che l’autovelox sia registrato e autorizzato.

  3. Verifica se l’apparecchio è effettivamente omologato (non basta che sia approvato).

  4. Controlla che sia stato tarato di recente (almeno annualmente).

  5. Valuta di fare ricorso se l’autovelox non soddisfa tutti questi requisiti.

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