La strategia è stata quella di usare “il gelo per combattere il gelo”: si sono quindi nuovamente attivati gli impianti di irrigazione che, dotati di ugelli speciali, hanno bagnato le piante creando quel sottile strato protettivo di acqua ghiacciata che, con lo sbalzo termico, riesce a mantenere la pianta sugli 0 gradi, preservandola da danni causati da temperature più basse.
Si è potuta quindi salvare la produzione del Tiranese, grazie all’impianto consortile antibrina “Sponda Soliva”, attivo sui terreni di Villa di Tirano, Bianzone e Teglio, che ricopre una superficie di 120 ha. Ad esso si aggiungono altri impianti gestiti da altre realtà.
L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
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