28 Marzo 2024 23:30

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Dai fasti all’abbandono dei sanatori di Prasomaso

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A Prasomaso sono state costruite, nei primi anni del ‘900, delle strutture sanatoriali per la cura della tubercolosi (il mal sottile), rimaste attive e operative fino al 1970. Le strutture hanno ospitato e curato tantissime persone, provenienti da tutta Italia e da paesi stranieri. All’inizio del secolo fu costruito il primo sanatorio, denominato “Umberto I”. Era un’opera faraonica per i tempi.

LA STRADA – La strada allora arrivava solo fino alla frazione di S. Abbondio, per cui fu necessario costruire gli 8 chilometri di strada necessari a collegare Prasomaso. Il sanatorio, eretto su un’area di circa 60mila metri quadrati, venne progettato dagli architetti Brioschi e Giachi.

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La Società per i sanatori popolari di Prasomaso si impegnò a costruire a proprie spese non solo il tronco da S. Antonio al sanatorio, ma anche l’altro tronco di strada che ancora rimaneva per accedere in carrozza da Tresivio, ossia quello destinato ad allacciare le due frazioni comunali di S. Abbondio e S. Antonio.

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