Telefonate spam – Rimane difficile dare un numero “esatto” di chiamate spam ricevute ogni giorno, perché dipende da molti fattori (Paese, età, abitudini telefoniche, filtri attivi).
Però possiamo avere un’idea abbastanza affidabile della scala del fenomeno, anche in Italia. Ecco cosa sappiamo
Quanto spam “gira” globalmente e in Italia
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A livello mondiale, secondo il rapporto Hiya (Global Call Threat Report), nel 2023 venivano fatti oltre 81 milioni di chiamate spam al giorno.
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Sempre Hiya osserva che nelle chiamate “non riconosciute” (cioè chiamate da numeri che non abbiamo in rubrica) circa 1 su 4 è spam (tra fastidiose e potenzialmente fraudolente).
E in Italia: quante ne riceviamo davvero?
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Un’indagine riportata nel 2023 afferma che un italiano medio riceve circa 1,8 telefonate indesiderate al giorno — equivalenti a circa 657 all’anno.
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Altre stime per il 2024 indicano una media di 14 chiamate “moleste” al mese per persona: circa quasi 170 l’anno.
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Alcune testimonianze riportano numeri che variano molto a seconda del profilo: “quattro, otto, a volte dieci chiamate al giorno” per certe persone sensibili al telemarketing.
Cosa vuol dire nella pratica
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Se prendi come riferimento la media di 1,8 chiamate indesiderate al giorno per persona, significa che ogni giorno molte persone in Italia sono disturbate da almeno una o due chiamate spam. Anche se non è una garanzia: alcuni ne ricevono molte di più, altri molte di meno.
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Globalmente, il fatto che decine di milioni di chiamate spam vengano effettuate ogni giorno mostra quanto la problematica sia strutturale e diffusa: non stiamo parlando di un fenomeno isolato.
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Il range (da circa 2 chiamate al giorno a 4–10) dipende da fattori come se il numero è in rubrica o no, se è filtrato dallo spam‑blocker, quanto “appetibile” è l’utente (età, profilo economico/sociale), e da quanto è attiva la rete di call center/truffatori.
Cosa vuol dire per te e cosa puoi fare
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Subire 1–2 chiamate spam al giorno in media è probabilmente “normale” (statisticamente parlando) se vivi in Italia oggi.
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Se ricevi molto di più, non significa essere “sfortunato”: può essere che il tuo numero sia “esposto” (per esempio perché sei in qualche elenco, o perché hai dato il consenso in passato).
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Per proteggersi conviene:
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usare filtri antispam / app di blocco chiamate;
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evitare di rispondere a numeri sconosciuti;
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registrarsi (se possibile) in liste ufficiali di “non disturbare” o opposizione al telemarketing.
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Il fenomeno telefonate spam in Italia
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Secondo quanto riportato da fonti ufficiali del 2025, in Italia si stimano oltre 15 miliardi di chiamate indesiderate all’anno.
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Questo dato si traduce, ragionando “per persona”, in circa 500 chiamate indesiderate all’anno per cittadino.
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Alcuni report indicano che una buona parte di questi numeri deriva da chiamate “spoofed” — cioè numeri falsificati che sembrano essere italiani, ma provengono dall’estero.
In sostanza: per un individuo medio in Italia, ricevere alcune telefonate “moleste” alla settimana non è affatto un’eccezione, ma un fenomeno sistemico.
Quanto sono diffuse le telefonate spam tra gli italiani
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Secondo un sondaggio riportato nel 2025, più del 75% degli italiani riceve “almeno una chiamata indesiderata a settimana”.
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Inoltre circa il 40% degli italiani dichiara di ricevere più di tre chiamate indesiderate a settimana.
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Nel 2025, dopo l’entrata in vigore delle nuove norme e dei filtri anti‑spoofing, sono state già intercettate e bloccate decine di milioni di chiamate moleste.
Questo conferma che il problema è molto diffuso: la maggior parte delle persone è interessata, e per molti utenti queste chiamate sono una costante.
Come normativa e filtri stanno cambiando la situazione delle telefonate spam
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Dal 19 novembre 2025 è attivo un nuovo blocco automatico per chiamate provenienti da “finti numeri mobili italiani” (spoofing).
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In concomitanza, i gestori telefonici hanno cominciato a implementare un filtro tecnico — secondo le fonti, ogni giorno vengono bloccate quasi 10 milioni di chiamate spam/fraudolente che cercavano di camuffarsi come numeri italiani.
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Secondo le prime stime, il nuovo sistema avrebbe già intercettato oltre 43 milioni di chiamate in meno di un mese dopo l’attivazione — una cifra che dà un’idea della scala del fenomeno e dell’impatto potenziale delle misure.
Queste misure non cancellano completamente il problema, ma rappresentano un passo concreto verso una riduzione significativa delle chiamate spam.
Limiti dei dati e cosa resta difficile da quantificare
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Anche se 15 miliardi/anno suona enorme, non sempre significa che ogni cittadino riceve 500 chiamate: può essere che alcune utenze ne ricevano molte di più, altre quasi nessuna. Il dato “per cittadino” è una media.
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Le statistiche non sempre distinguono tra chiamate “commerciali” lecite, telefonate promozionali, “robo‑call” automatiche, e chiamate con intento fraudolento. Spesso tutte sono aggregate.
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Alcune chiamate non sono bloccate, magari perché non vengono identificate come spoofing o perché provengono da call center nazionali. Quindi la percezione reale (quante ne ricevi tu personalmente) può variare molto.
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È estremamente comune in Italia oggi ricevere chiamate spam — per molti utenti la settimana può riservare diverse chiamate indesiderate.
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Se vivi in Lombardia probabilmente la situazione è simile (o peggiore), dato che regioni come la tua sono spesso tra le più “bersagliate”.
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Le misure attive (filtri antispoofing, nuovi regolamenti) dovrebbero gradualmente diminuire il numero di chiamate indesiderate, ma è probabile che ci vorrà un po’ di tempo perché l’effetto sia generalizzato e stabile.
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Vale la pena — se non l’hai già fatto — di registrare il tuo numero sul Registro pubblico delle opposizioni: è lo strumento ufficiale contro il telemarketing non gradito.








