Svizzera dono sanatori Sondalo
La Svizzera regalò un padiglione chirurgico alla struttura ospedaliera di Sondalo nel 1948, che un tempo fu il più grande sanatorio d’Europa.
Sanatori Sondalo
Inizialmente i sanatori erano costruiti per prevenire il contagio, isolando i malati in maniera confortevole.
Nel XX secolo l’architettura si sviluppò secondo i criteri del funzionalismo e seguendo l’evoluzione della medicina: aria, luce e sole entrarono all’interno degli edifici per fortificare i malati e favorire la guarigione.
La cura si basava sul riposo, la nutrizione e l’aria pura, cioè sulle tre “L”…Lana, letto, latte. Fino a quando gli antibiotici non furono efficaci contro l’infezione, il sanatorio fu il principale strumento della cura, una vera e propria machine à guérir.
Quando al Morelli si giocava a tennis
Svizzera dono sanatori Sondalo descrizione sequenze.
Veduta di paesaggio montano da una terrazza; autorità entrano nell’edificio dove ha sede il sanatorio; targa di dedica all’ingresso del sanatorio; dimostrazione su un uomo a torso nudo dell’efficacia dei nuovi apparecchi per ottenere le lastre; pentole bollono nella cucina dell’ospedale; giovani uomini pazienti dell’ospedale, giocano a scacchi; altri giovani uomini si riposano sulle sedie a sdraio in terrazza.
Tratto da “La settimana Incom 00218” del 1° dicembre 1948, archivio storico Luce.
La concentrazione di strutture sanatoriali diverse, presenti sul territorio di Sondalo (“Morelli”, “Abetina”, “Vallesana”, “Pineta di Sortenna”), è un unicum che consente di leggere l’intera evoluzione stilistica (Liberty, déco, razionalismo) dell’architettura sanatoriale, scenograficamente visibile dal fondovalle. Questo disegno architettonico e paesaggistico, incastonato nel severo ambiente forestale, costituisce un paesaggio culturale unico e di straordinario interesse in ambito italiano ed europeo.
Il “Villaggio Sanatoriale Eugenio Morelli” è un capolavoro dell’urbanistica “razionalista”, i cui valori di eccezionale interesse risiedono nel disegno e nella qualità estetica complessiva della cittadella; nelle soluzioni tecniche innovative, studiate ad hoc per rispondere alle condizioni climatiche; nell’integrazione delle diverse funzionalità (comprese quelle estetico-ricreative, incarnate nel grande e bellissimo Parco) in un’armonizzazione volumetrica e scenografica di grande impatto visivo.
Questa titanica “città di fondazione” alpina offre la visione di un inedito e spettacolare “teatro sanatoriale” che sostituisce all’assetto agricolo e boschivo della montagna un paesaggio moderno a tratti sorprendente, ancor oggi esempio insuperato di alta qualità edilizia e di efficace e moderna interpretazione del genius loci.
Dal 2010, ogni estate sono organizzate visite guidate al complesso monumentale e al parco del Villaggio Morelli



