Assegnati i lavori al santuario di Gallivaggio, riapre nel 2026

Condividi

Santuario Madonna Gallivaggio

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Valtellina Mobile (@valtellinaturismo)


L’anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine Maria, avvenuta il 10 ottobre 1492 fra i boschi di Gallivaggio (Sondrio), lungo la strada che conduce al Passo dello Spluga, coincide quest’anno con la notizia dell’assegnazione dei lavori di recupero dell’omonimo Santuario.

Santuario di Gallivaggio

La chiesa è la terza costruita sul luogo dell’Apparizione. Le precedenti, datate 1493 e 1510, furono sostituite dall’attuale edificio, eretto a partire dal 1598 e benedetto nel 1610 dall’allora vescovo di Como Filippo Archinti. Dedicato a Maria Madre di Misericordia, il Santuario fu gravemente danneggiato dalla rovinosa frana di migliaia di metri cubi di roccia, fango E alberi che, il 29 maggio 2018, si abbatté su chiesa, campanile e strutture adiacenti. Il complesso, nonostante la massa e il violentissimo impatto dei detriti, rimase in piedi.


LEGGI ANCHE: La frana di Gallivaggio


Il 10 ottobre 2024, dopo sei anni di attività necessari per la messa in sicurezza dell’area, per le progettazioni e per l’articolarsi dell’iter burocratico, è possibile annunciare che la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori si è conclusa recentemente e la Diocesi di Como, ente appaltante, si appresta a firmare il contratto di appalto con l’azienda aggiudicatrice.

La cantierizzazione inizierà ragionevolmente entro fine novembre, secondo le modalità indicate dalle autorizzazioni della Soprintendenza che prescrive come primo passaggio, propedeutico alle successive fasi operative, la realizzazione di test, saggi stratigrafici e approfondimento della campagna diagnostica.

Il termine dei lavori è previsto indicativamente per fine 2026 con l’obiettivo di rendere fruibile il Santuario al pubblico.

L’Accordo di Programma riguarda la riconsegna del Santuario al pubblico per un importo pari a 4 milioni e 650mila euro, di cui 2 milioni finanziati da Regione Lombardia, 1 milione e 650mila euro dalla Provincia di Sondrio e il resto in capo alla Diocesi di Como.

Ricevi le news con Telegram
WhatsApp Messenger Instagram

Condividi

Ultime Notizie