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Richiesto il rinvio a giudizio per 38 indagati coinvolti nell’indagine su Fabio Molinari

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indagine su Fabio MolinariIl 29 novembre 2023, la Procura della Repubblica di Sondrio ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex Dirigente dell’ufficio Scolastico Territoriale della Provincia di Sondrio, di 6 dirigenti scolastici, un dirigente del Ministero de1l’Istruzione, due dirigenti amministrativi, un docente distaccato presso l’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio e di 26 giovani stagisti e affidatari di incarichi esterni da parte degli istituti scolastici.

Per 38 imputati è stato chiesto al Giudice per l’Udienza preliminare l’emissione del decreto di dispone il giudizio per reati contro la pubblica amministrazione (concussioni, induzioni indebite, peculati, turbate libertà degli incanti) e contro la fede pubblica (prevalentemente falsi in atto pubblico), tutti legati a ripetute ingerenze del Dirigente del UST di Sondrio nelle procedure di affidamento illecito di incarichi di docenza, tirocinio e borse di studio a diversi giovani, presso istituti scolastici della provincia, e al1’acquisto, con fondi pubblici, di beni per finalità personali o comunque estranee a quelle istituzionali.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata all’esito di un’artico1ata indagine diretta dalla Procura della Repubblica e affidata alla Sezione Mobile — Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Sondrio, che ha portato all’emersione di numerose ingerenze dell’ex Dirigente (all’epoca in carica) dell’ufficio scolastico territoriale della Provincia di Sondrio nelle assunzioni del personale docente da parte dei Dirigenti scolastici, nonché l’utilizzo di fondi pubblici per acquistare beni per fini estranei a quelli istituzionali ovvero per saldare debiti per spese personali sostenute dal1’ex Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

I reati contestati riguardano anche promesse e attribuzioni, in maniera illecita, di incarichi di docenza, borse di studio, stage e tirocini retribuiti a diversi giovani, in stretti rapporti con l’ex Dirigente, presso istituti scolastici della provincia. Alla predisposizione e all’attuazione di bandi pubblici, talvolta costruiti ad hoc da11’ex dirigente per i candidati previamente individuati, avrebbero fatto seguito induzioni indebite nei confronti degli stessi “stagisti” affinché, in cambio dell’assunzione presso le scuole valtellinesi, versassero parte dei loro compensi connessi agli incarichi sul conto di un’associazione culturale riferibile al Dirigente de11’Ufficio scolastico territoriale.

Dopo le prime indagini, era stata chiesta dalla Procura di Sondrio e applicata da parte del Giudice per le indagini preliminari la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex Dirigente del1’Ufficio scolastico territoriale: il Giudice aveva condiviso la ricostruzione della Procura della Repubblica e riconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di concrete esigenze cautelari.

Al doveroso scopo di sottoporre a verifica la sussistenza di quanto all’epoca emerso, il locale Nucleo PEF della Guardia di Finanza, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Sondrio, ha proseguito le indagini analizzando copiosa documentazione, intercettazioni, contenuti di comunicazioni di vario genere intercorse tra gli indagati e con potenziali testi, escutendo a verbale numerose persone informate sui fatti.

Al termine delle indagini, nel mese di aprile 2023, era stato notificato a 39 indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari: le verifiche e gli approfondimenti che hanno fatto seguito alle prime contestazioni, risalenti al mese di ottobre 2022, hanno sostanzialmente confermato l’impianto accusatorio originario e portato ad aumentare in maniera considerevole le contestazioni provvisorie (ben 123 ipotesi di reato), anche perché estese a numerosi altri indagati (complessivamente, 39 persone indagate).

Dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, molti indagati, tramite i difensori, hanno presentato articolate memorie difensive e richiesto di essere interrogati.
La Procura della Repubblica ha, dunque, disposto numerosi interrogatori delegandoli alla Guardia di Finanza e valutato attentamente le memorie difensive.

All’esito di queste ulteriori attività istruttorie, doverose, la Procura non ha ritenuto di condividere le prospettazioni difensive, ad eccezione di quelle avanzate nell’interesse di un indagato, in relazione al quale non è stata esercitata l’azione penale. È stato, invece, contestato un ulteriore reato di falso in atto pubblico, previa notifica agli indagati interessati di un ulteriore avviso di conclusione delle indagini.

La valutazione degli elementi acquisiti nel corso delle indagini, letti anche alla luce delle prospettazioni difensive, ha portato questo ufficio ad esercitare l’azione penale con il deposito, presso la cancelleria del Tribunale di Sondrio, della richiesta di rinvio a Giudizio (art. 416 c.p.p.), nella quale sono state riprodotte le ipotesi di reato già contestate nell’avviso di chiusura delle indagini preliminari, ad eccezione di un solo episodio di induzione indebita contestata al principale indagato e ad un Dirigente scolastico (per cui non è stata esercitata l’azione penale) ed è stato contestato un ulteriore reato di falso in atto pubblico, emerso all’esito della rilettura degli elementi di prova già acquisiti e dell’analisi delle memorie difensive.
L’impianto originario è rimasto sostanzialmente invariato.

Nella richiesta di rinvio a giudizio sono state confermate le numerose ipotesi di induzione indebita a dare o promettere utilità, in capo al1’ex Dirigente dell’ufficio scolastico territoriale della Provincia di Sondrio e ai giovani a cui venivano affidati incarichi come esperti esterni o borse di tirocinio i quali, in cambio, accettavano di versare al Dirigente del1’UST, attraverso bonifici ad un’associazione allo stesso riconducibile, parte dei compensi percepiti. Al1’ex Dirigente dell’UST sono state contestate, inoltre, diverse concussioni commesse nei confronti di alcuni dirigenti e del personale scolastico.

La richiesta di rinvio a giudizio ha riguardato anche alcuni Dirigenti scolastici (sei) ed un ex Dirigente de1l’a11ora Ministero de11’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), in concorso con l’ex Dirigente de11’UST di Sondrio, all’epoca in carica (e, in alcuni casi, anche con collaboratori del locale ufficio scolastico), nei confronti dei quali è stata contestata 1’ipotesi di reato prevista dall’art. 353 c.p., per avere turbato i procedimenti amministrativi diretti ad individuare i vincitori in alcuni bandi pubblici. Nei confronti degli stessi Dirigenti scolastici e di due Direttori dei Servizi Generali Amministrativi, sempre in concorso con l’ex Dirigente dell’UST di Sondrio, sono state formulate imputazioni per il delitto di peculato (art. 314 c.p.) perché destinavano fondi strumentali, di cui avevano la disponibilità in ragione delle loro cariche, a fini privati (comunque estranei ai fini istituzionali).

Sono state inoltre individuate 108 persone offese, tra persone fisiche (prevalentemente docenti) e istituzioni scolastiche.

L’avvenuto deposito della richiesta di rinvio a giudizio è stato comunicato, ai sensi dell’art. 129 d.lgs. n. 271/1989, all’ANAC, a11’Ufficio Regionale Scolastico per la Lombardia, per i provvedimenti di competenza riguardo ai Dirigenti ed al personale scolastico destinatario della richiesta di rinvio a giudizio, nonché alla Procura Regionale per la Lombardia della Corte dei Conti per i reati che possono aver cagionato danno erariale.

A seguito della richiesta di rinvio a giudizio, il giudice ha fissato la data del 13 giugno 2024 per la celebrazione dell’udienza preliminare.

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