Accensione vecchi camini e stufe: regole per le canne fumarie

Condividi

accensione vecchi camini e stufe regole per le canne fumarieAccensione vecchi camini

L’aumento dei costi del riscaldamento sta spingendo sempre più persone a riattivare stufe a legna e camini non più in funzione da anni.

MANUTENZIONE – Ma si deve prestare attenzione alla manutenzione delle canne fumarie e alle normative che le regolamentano, relativamente a interventi di ripristino, manutenzione ordinaria e straordinaria, che variano secondo parametri diversi, tra cui in particolare i combustibili bruciati nell’impianto.

RIATTIVARE – Prima di riattivare vecchi impianti a biomassa legnosa si deve chiamare un tecnico. Le stufe devono essere installate e le canne fumarie devono essere certificate da professionisti. Niente fai da te.


LEGGI ANCHE: Cause di incendio apparecchi termici a legna


Devo far pulire la canna fumaria? – Al fine di ridurre le emissione nocive e di evitare i rischi di incendio la pulizia della canna fumaria va fatta almeno una volta all’anno oppure ogni 4 tonnellate di combustibile bruciato. Il manutentore deve redigere e sottoscrivere uno specifico rapporto di avvenuta manutenzione, che sarà registrato al catasto CURIT, a tutela anche dell’utilizzatore.

Quando chiamare il manutentore?

Le istruzioni le fornisce l’installatore, e comunque entro i tempi massimi della tabella seguente in base alla potenza termica nominale al focolare: fino a 10 Kw 4 anni; da 10 a 15 Kw 2 anni; oltre 15 Kw 1 anno. La manutenzione in autonomia non è ammessa. Si deve chiamare un tecnico.


LEGGI ANCHE: Come pulire la canna fumaria dall’interno


Regole canne fumarie

Quali documenti dell’impianto devo avere?

Dichiarazione di conformità. Libretto d’impianto targato e registrato al Curit. Libretto d’uso del generatore. Libretto d’uso e manutenzione rilasciato dall’installatore o dal primo manutentore.

RICEVI LE NEWS CON
Telegram WhatsApp Messenger Instagram

Condividi

Ultime Notizie