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Quale legna bruciare nel camino e quale evitare assolutamente

quale legna bruciare nel camino e quale evitare assolutamente

Con l’arrivo dell’inverno, il camino diventa un luogo centrale della casa, creando atmosfera e calore naturale. Ma per ottenere il massimo dal proprio caminetto è fondamentale scegliere la legna giusta. Bruciare il tipo sbagliato di legna, infatti, può non solo diminuire l’efficienza del camino, ma anche causare problemi di salute e rischi di incendio. In questo articolo esploreremo quale legna è consigliata per il camino e quale, invece, sarebbe meglio evitare.


Quale legna bruciare nel camino: le migliori scelte

1. Legna stagionata

La legna stagionata, o secca, è una delle scelte migliori per il camino. Dopo il taglio, questa legna dovrebbe riposare per almeno 1-2 anni in un ambiente ventilato per perdere tutta l’umidità interna. Bruciare legna fresca o umida non solo produce meno calore, ma crea anche molto fumo e fuliggine, che possono intasare la canna fumaria.

Vantaggi della legna stagionata:

  • Ridotta produzione di fumo: la legna secca brucia in modo più pulito, con meno emissioni.
  • Maggiore efficienza: bruciando meglio, genera più calore.
  • Manutenzione ridotta: meno fuliggine significa meno pulizie.

2. Legna dura (latifoglie)

Le latifoglie, come quercia, faggio, frassino e acero, sono considerate le migliori per il camino. Questo tipo di legna è più denso e brucia più a lungo, offrendo un calore costante e duraturo. Le latifoglie richiedono generalmente un tempo di stagionatura più lungo rispetto ad altre tipologie, ma l’attesa vale sicuramente la pena.


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Vantaggi delle latifoglie:

  • Bruciatura lunga e regolare: ideale per una serata davanti al camino.
  • Calore intenso: grazie alla densità, queste legna offrono un calore maggiore.
  • Meno scintille: riduce il rischio di schizzi pericolosi.

3. Legna resinosa stagionata (pino, abete, larice)

Anche se la legna resinosa come il pino o l’abete non è generalmente preferita, può comunque essere utilizzata nel camino se ben stagionata. La resina all’interno può causare scoppiettii e produrre più fumo, ma se la legna è sufficientemente secca, può bruciare abbastanza bene. È meglio usarla in quantità limitate e magari all’aperto, per evitare l’accumulo di resina nella canna fumaria.

Vantaggi della legna resinosa stagionata:

  • Buona per accendere il fuoco: si accende facilmente, utile come starter.
  • Aroma piacevole: le resine rilasciano un profumo piacevole, perfetto per un’atmosfera accogliente.
  • Economica e facilmente reperibile: è spesso più economica rispetto alle latifoglie.

Quale legna evitare di bruciare nel camino

1. Legna verde o non stagionata

La legna fresca, appena tagliata, contiene molta umidità e quindi non brucia in modo efficiente. Il risultato è una maggiore produzione di fumo e una minore resa termica. Oltre a produrre meno calore, la legna verde rilascia creosoto, una sostanza pericolosa che può accumularsi nella canna fumaria e aumentare il rischio di incendi.

Svantaggi della legna verde:

  • Produzione di fumo e fuliggine: aumenta i costi di pulizia e la manutenzione del camino.
  • Bassa resa calorica: brucia male e scalda poco.
  • Maggiore rischio di incendio: il creosoto è infiammabile.

2. Legna trattata o verniciata

La legna proveniente da vecchi mobili, scarti di costruzione o pallet trattati è assolutamente da evitare. Questi materiali sono spesso trattati con vernici, prodotti chimici e altre sostanze che, se bruciate, rilasciano fumi tossici pericolosi per la salute. Inoltre, bruciare legna trattata è illegale in molti paesi per via dell’alto livello di inquinamento che produce.

Svantaggi della legna trattata:

  • Rilascio di sostanze tossiche: rischi per la salute e l’ambiente.
  • Danni al camino: i residui chimici possono danneggiare la struttura del camino.
  • Inquinamento ambientale: contribuisce a peggiorare la qualità dell’aria.

3. Legna resinosa fresca (non stagionata)

Come accennato, la legna resinosa può essere utilizzata solo se ben stagionata. Se bruciata fresca, il suo contenuto di resina è molto più alto, producendo fumo nero e incrostazioni pericolose nella canna fumaria. Anche qui, la combustione è inefficiente e richiede molta manutenzione extra.

Svantaggi della legna resinosa fresca:

  • Alta produzione di fumo e fuliggine: incrostazioni pericolose nella canna fumaria.
  • Scoppiettii pericolosi: la resina fresca tende a scoppiare, con rischio di schizzi.
  • Resa calorica bassa: brucia male e non scalda bene.

Consigli finali per una corretta combustione nel camino

1. Scegli sempre legna secca e stagionata: indipendentemente dal tipo di legna, assicurati che sia ben asciutta. La legna deve avere un tasso di umidità inferiore al 20%, facilmente misurabile con un umidometro.

2. Evita materiali non idonei: mai bruciare carta patinata, riviste o legna verniciata; rilasciano sostanze tossiche e danneggiano il camino.

3. Pulisci la canna fumaria regolarmente: per evitare accumuli di fuliggine e creosoto, che aumentano il rischio di incendio.

4. Opta per legna di qualità superiore se possibile: una legna migliore porta a una combustione più efficiente e a meno problemi a lungo termine.

5. Alterna i tipi di legna: se vuoi combinare legna resinosa e latifoglie, usa la resinosa per accendere il fuoco e aggiungi le latifoglie per mantenere il calore.


Calore ottimale

La scelta della legna per il camino è un fattore importante per la sicurezza e l’efficienza. Preferire legna stagionata e di latifoglie è una garanzia di calore costante e sicurezza, mentre evitare legna verde o trattata riduce i rischi per la salute e l’ambiente.

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