Il Prosecco, celebre bollicina italiana, si conferma un vino di grande versatilità che non si limita più al solo momento dell’aperitivo.
Grazie alle sue caratteristiche uniche e a una gamma di tipologie sempre più articolata, il Prosecco si sposa con successo dall’antipasto fino al dessert, offrendo molteplici possibilità di abbinamento.
Il segreto della versatilità del Prosecco risiede nella sua composizione e nel metodo di produzione. La base è il vitigno Glera, che rappresenta almeno l’85% dell’uvaggio, coltivato principalmente nelle colline di Conegliano-Valdobbiadene, territorio riconosciuto come Patrimonio UNESCO dal 2019. Le condizioni pedoclimatiche di quest’area, insieme a pratiche agricole sempre più sostenibili, garantiscono la qualità e la freschezza delle uve. Il presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene, Innocente Nardi, ha recentemente sottolineato come il 2019 sia stata un’annata particolarmente positiva, pur in un contesto globale complesso, con una produzione che si attesta a circa 98 milioni di bottiglie nel 2025 e un export che mantiene un ruolo cruciale per il mercato.
Il Prosecco si caratterizza per una spiccata acidità naturale e un’effervescenza vivace, elementi che agiscono come un “pulitore” del palato, ideale per bilanciare piatti ricchi o untuosi. Il metodo Martinotti, che prevede la rifermentazione in autoclave, esalta gli aromi primari del vitigno Glera, con note fresche di mela, pera e fiori bianchi, che conferiscono al Prosecco un profilo aromatico delicato e fruttato.
Fondamentale è il dosaggio zuccherino, che distingue le varie tipologie di Prosecco: dal Brut, secco e affilato, indicato per tutto pasto; all’Extra Dry, più morbido e perfetto per l’aperitivo; fino al Dry, più dolce, ideale con i dessert. Questa differenziazione aiuta a scegliere la versione più adatta in funzione del piatto, evitando abbinamenti sbagliati come un vino troppo secco con un dolce, che può lasciare un retrogusto metallico.
Abbinamenti consigliati con antipasti, portate principali e dessert
Il Prosecco si esprime al meglio già durante l’aperitivo, dove la sua freschezza e le bollicine vivaci si sposano con antipasti leggeri. Salumi morbidi come mortadella e prosciutto cotto trovano nel Prosecco un equilibrio perfetto, che alleggerisce la sensazione grassa. Al contrario, salumi stagionati o speziati possono risultare troppo intensi per la delicatezza delle bollicine. Anche i fritti, dalle olive ascolane alla tempura di verdure, beneficiano della sua acidità, che contrasta l’untuosità del cibo. Tra i formaggi, sono consigliate le varietà fresche o a pasta molle come mozzarella di bufala, ricotta e robiola, mentre i formaggi più strutturati richiedono vini più complessi.
Per quanto riguarda il pesce crudo, tartare di salmone, gamberi rossi o sushi si accompagnano splendidamente a un Prosecco Brut o Extra Brut, versioni più secche che esaltano la freschezza del mare.

Come abbinare il prosecco (www.valtellinamobile.it)
Il Prosecco non teme nemmeno le portate principali: il risotto alle verdure, come asparagi o radicchio trevigiano, trova nella bollicina un partner ideale che valorizza le note delicate. La pasta ai frutti di mare, così come secondi di pesce come orata o branzino al forno, si sposano perfettamente con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Anche le carni bianche leggere, arricchite da agrumi, possono beneficiare di un Prosecco più strutturato, come l’Asolo Prosecco Superiore DOCG. Viceversa, le carni rosse o piatti molto robusti sono meno indicati per questo vino, sebbene una tartare di manzo semplice possa essere abbinata a un Prosecco Brut di buona struttura.
Il momento del dessert richiede invece un cambio di passo: i dolci necessitano di un vino che abbia una dolcezza pari o superiore. Per questo, è preferibile scegliere un Prosecco Extra Dry o Dry, che con i loro aromi intensi si accordano bene con crostate di frutta, panettoni, pandori o biscotti. Invece, i dessert al cioccolato fondente o a base di creme liquorose richiedono vini più strutturati, come passiti o liquorosi, poiché la delicatezza aromatica del Prosecco non sarebbe in grado di sostenere i sapori intensi.

Le ragioni della versatilità del Prosecco in tavola(www.valtellinamobile.it) 









