GUIDE – Grazie alla Pro Chiavenna il borgo aumentò la sua popolarità turistica e riuscì in parte a colmare quel vuoto dovuto all’apertura dei nuovi passi del Frejus e del San Gottardo; furono stampate nuove guide come “Guida ricordo di Chiavenna, dello Spluga, del Maloja e dell’Engadina riccamente illustrata”, riviste e opuscoli; la prima pagina del dèpliant stampato nel 1936 riportava: “Dove meglio la campagna ti darà pace, bellezze, salute? A Chiavenna soltanto!!!! Nelle sue meravigliose vallate dello Spluga e del Mera”.
INIZI – Nei primi anni gli interessi principali erano soprattutto i problemi interni alla cittadina come la pulizia delle strade e il decoro delle case, poi si scoprì e si sfruttò l’importanza turistica e di passaggio della valle e nella prima metà del 1900 si incominciarono rapporti con l’esterno, anche con i Grigioni, per uno sviluppo turistico condiviso.
1938 – Nel 1938 la Pro Chiavenna venne riconosciuta dallo Stato con Decreto del Ministero della Cultura Popolare; a cittadini e negozianti vennero date indicazioni precise su come infiorare finestre e balconi, come tener pulito dentro e fuori e come educare i ragazzi in tal senso. Nello stesso anno la Pro Chiavenna si interessò anche di dipingere le facciate delle case private e fece pubblicità turistica anche sul giornale provinciale “ Il popolo valtellinese”.
1950 – La seconda guerra mondiale fermò le iniziative del presidente De Giacomini che avrebbero aumentato la visibilità e l’importanza di tutta la Valchiavenna e solo nel 1950 si riprese con la ricostituzione della Pro Chiavenna. Fu così che i consiglieri e i soci, limitati dalle scarse finanze di quel particolare periodo stesero i programmi di riverniciatura dei cartelli indicanti le varie località e delle panchine nel viale della Stazione e nella sistemazione dei cartelli con gli orari dei treni e delle corriere. Successivamente le iniziative furono un contributo per il Carnevale, l’allestimento di mostre e l’organizzazione di manifestazioni sportive oltre alla stampa di nuovi depliant.
1959 – Nel 1959 venne organizzata la prima festa dei crotti durante le prime settimane di settembre e gli anni che seguirono, anni del boom del turismo di massa, furono caratterizzati dalla partecipazione a numerose manifestazioni, gare e mostre del settore.
1987 – Nel 1987 fu istituito il premio “Ciavenàsch” come riconoscimento attribuito ai concittadini che si sono distinti nei settori della vita civile, sociale e culturale e che hanno contribuito a far conoscere il nome di Chiavenna anche al di fuori dei confini della valle.
ANNO ’90 – Negli anni ’90, grazie ad un maggiore impegno e disponibilità economiche dovute ad un aumento delle iscrizioni all’associazione, si registrò un incremento di attività culturali e ricreative e ad oggi, grazie ad un’ottima collaborazione è una società volontaristica attiva.
Fonte: Prochiavenna.it
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