Dicesi “scignun” o “erba visega” quell’erba lunga nota come festuca, che riveste moltissimi pendii d’alta montagna.
CAUTELA – I lunghi filamenti sottili, duri e pungenti quando la copertura è uniforme e la pianta secca, formano un pendio sul quale procedere con molta cautela.
SCIVOLO – Scivolare qui, specie se la pendenza è accentuata e magari il terreno è un po’ indurito è come scivolare sul ghiaccio.
PERICOLO – Il mix fra scignun e foglie secche, magari sopra delle pietre, è altrettanto pericoloso. I sentieri che attraversano boschi di faggio, castagno o quercia, se poco percorsi, si trovano spesso totalmente coperti da uno spesso strato di foglie secche che non lascia intravedere cosa ci sia al di sotto e che toglie l’aderenza alla suola sulla pietra.
RAMPONI – Un paio di ramponcini, anche quelli semplici, da calzare come una soprascarpa, aggiungono sicurezza alla gita.