Ha destato scalpore, ma anche la speranza che forse stiano rinsavendo, la notizia pubblicata dal “Messaggero” sulla mancata realizzazione della nuova pista da bob per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, con l’ipotesi di spostare le gare in Austria.
Il problema nasce dal fatto che il progetto originario prevedeva un finanziamento statale di ben 61 milioni di euro per l’adeguare alle gare olimpiche la vecchia pista da bob di Cortina d’Ampezzo, ma l’impianto “Eugenio Monti” dismessa e poi chiusa definitivamente sempre nel 2008, ha visto aumentare i costi a 85 milioni e ora sembra che addirittura non possano bastare, da cui un possibile stop al progetto da parte della Regione Veneto e trasferimento delle gare a Innsbruck, come prima ipotesi. In Italia, inoltre, i praticanti a livello agonistico di bob, slittino e skeleton sono solo 53.
Ma la vera notizia del giornale romano è un’altra, ripresa da tutti fuori provincia: ai costi che stanno aumentando a dismisura si aggiunge il problema non da poco che mancano gli sponsor.
Lanciata come l’Olimpiade a costo zero, ad oggi costerebbe 2 miliardi e 165 milioni di euro. Ma se a credere a questo slogan erano in pochi sul fronte sponsor, per ora, siamo al limite dell’incredibile: previsti introiti per 500 milioni dagli sponsor, contratti firmati ad oggi per meno di 20 milioni di euro.