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Ex acciaieria Falck di Novate Mezzola: niente omessa bonifica

stabilimento ex falck di novate mezzola| |

Ex acciaieria Falck

La conclusione del primo grado che oltre a Legambiente Lombardia vedeva costituiti parte civile il Comune di Novate Mezzola, Medicina Democratica e un comitato di cittadini vede gli inquinanti permanere nei terreni e nella falda acquifera

Legambiente Lombardia: “Un procedimento estremamente lungo e tortuoso su una vicenda che ha avuto impatti molto pesanti sull’ambiente lascia purtroppo le cose com’erano, senza che all’orizzonte ci siano provvedimenti per una bonifica efficace.”

Questa mattina a Sondrio il Tribunale penale ha emesso una sentenza di assoluzione per il reato di omessa bonifica a carico di dirigenti e funzionari pubblici, nonché dei dirigenti aziendali che si sono susseguiti nella proprietà dell’area dell’ex acciaieria Falck di Novate Mezzola, nell’ambito di una lunga e tormentata vicenda giudiziaria.

“Una vicenda di inquinamento come quella dell’ex acciaieria Falck di Novate Mezzola avrebbe meritato un altro epilogo,” commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Come sempre Legambiente rispetta le sentenze, anche quando non le condivide. Tuttavia l’esito di questo procedimento penale, estremamente lungo e tortuoso, su una vicenda che ha avuto impatti molto pesanti sull’ambiente, non può che lasciarci amareggiati. Nei fatti non è stata mai realizzata una vera e propria bonifica, in grado di rimuovere in via definitiva le sostanze inquinanti; così come nessuno ha mai pagato né tantomeno risarcito la collettività della Val Chiavenna per i danni ambientali prodotti”.

La vicenda è quella dell’inquinamento, ormai storico, causato dalle attività metallurgiche a Novate Mezzola. La tesi accusatoria sostiene che non solo gli inquinanti non siano mai stati rimossi, tra i quali il cromo esavalente, ma che dai terreni contaminati le sostanze inquinanti abbiano continuato a fluire altrove.

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