La cenere del camino è un piccolo tesoro domestico: basta saperla usare nel modo giusto.
Chi ha un camino lo sa: dopo il piacere della fiamma resta sempre un mucchietto di cenere che finisce, quasi automaticamente, nel sacco della spazzatura. È un gesto abituale, ripetuto anno dopo anno, come se quella polvere grigia fosse solo uno scarto inevitabile. Eppure, fino a non troppo tempo fa, la cenere era una risorsa domestica a tutti gli effetti. Le famiglie contadine la conservavano con cura, sfruttandola per pulire, proteggere, fertilizzare.
Oggi questo sapere si sta lentamente riscoprendo, complici il ritorno ai camini a legna e una maggiore attenzione al riuso. Molti si stupiscono nello scoprire quanti impieghi pratici possa avere, anche in situazioni in cui non ci si aspetterebbe affatto di trovarla utile. Un anziano artigiano raccontava di come, da ragazzo, sua madre spargesse un velo di cenere sul cortile ghiacciato per evitare cadute: un gesto semplice che funzionava sempre.
La verità è che la cenere contiene minerali, sali e sostanze alcaline che la rendono sorprendentemente versatile. Non ha bisogno di trattamenti, non inquina e soprattutto è già lì, pronta dopo ogni accensione del camino. Basta lasciarla raffreddare bene, setacciarla se necessario e usarla con qualche accortezza. Ecco come può trasformarsi in un alleato quotidiano, anche fuori stagione.
Cinque modi intelligenti per riutilizzarla senza sprechi
Il primo impiego arriva dal mondo rurale. Le galline, per mantenere piumaggio e pelle in salute, cercano naturalmente zone asciutte dove rotolarsi: un bagno di polvere che le libera da parassiti e pulci. Se non si dispone di sabbia, un letto di cenere fine funziona alla perfezione. Le aiuta a igienizzarsi e riduce la presenza di insetti, un dettaglio molto apprezzato da chi alleva in cortile.
Il secondo uso riguarda il giardino. La cenere di legna ha un effetto alcalinizzante: spargerne una piccola quantità sul terreno troppo acido può riequilibrare il pH e migliorare la resa di molte piante. Serve attenzione, però, perché un eccesso potrebbe ottenere l’effetto contrario. Una distribuzione leggera e ben miscelata è più che sufficiente.
Il terzo vantaggio interessa chi combatte quotidianamente erbacce ostinate. L’alcalinità della cenere crea un ambiente sfavorevole alla loro crescita, soprattutto lungo bordure e sentieri. Non sostituisce un lavoro di pulizia regolare, ma aiuta a rallentare la ricomparsa delle infestanti.

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Il quarto impiego è quello che molti ricordano dai racconti dei nonni. In inverno, quando i gradini gelano e il ghiaccio rende insidiosi i marciapiedi, la cenere offre una presa immediata. Non scioglie la lastra come farebbe il sale, ma crea attrito e permette di camminare senza rischiare scivolate.
Il quinto trucco arriva dall’orto estivo: conservare i pomodori. Disporli in un contenitore e ricoprirli con uno strato di cenere permette di mantenerli asciutti e protetti più a lungo. Prima di consumarli basta un semplice lavaggio.
Riutilizzare la cenere del camino è un gesto pratico, economico e sorprendentemente utile in molte situazioni quotidiane. Con pochi accorgimenti si trasforma da semplice scarto a risorsa domestica versatile, capace di aiutare nel giardino, nell’orto e perfino nelle giornate più fredde dell’anno. Un piccolo recupero di saggezza che merita di tornare nelle nostre abitudini.

Non solo pulizie, 5 modi utilissimi per riciclare la cenere del camino: uno ti salva in inverno - valtellinamobile.it






