27 Marzo 2024 16:40

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Il Museo del Tesoro di Chiavenna

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Museo Tesoro Chiavenna – Il Museo del Tesoro di Chiavenna è aperto da martedì a venerdì dalle 14 alle 16, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 e domenica dalle 14 alle 17. La visita guidata è inclusa nel costo del biglietto.

Il museo conserva un vasto corredo di paramenti e arredi sacri e un rarissimo codice musicale dell’XI secolo.

La Pace di Chiavenna giustificherebbe da sola un museo, date la rarità e l’importanza storica e artistica che essa riveste nel panorama europeo. Coperta di evangeliario dell’XI secolo in oro sbalzato, gemme, perle e smalti, è un’opera unica di oreficeria medievale.

Secondo alcuni deve il suo nome alla scritta “Pax Vita”, posta in verticale sotto la croce centrale. Secondo altri all’uso liturgico cui è stato convertita in età moderna, venendo offerta al bacio dei fedeli al momento dello scambio della pace.

Il Fonte battesimale è un blocco monolitico di pietra ollare ornato da sculture a mezzorilievo che rappresentano la benedizione dell’acqua e l’amministrazione del battesimo. Fu eseguito nel 1156 per servire tutta la pieve di San Lorenzo che comprendeva la Val San Giacomo (detta anche Valle Spluga), la Val Bregaglia italiana e il piano fino a Mese e San Cassiano.

La vasca circolare in pietra ollare ha una circonferenza di sei metri per contenere acqua sufficiente per battezzare a Pasqua e a Pentecoste i nati nella pieve. Solo dopo il 1615, quando molte chiese della valle erano state dotate del fonte, fu inserita al suo interno una vasca più piccola, che si usa tuttora.

Collegiata S. Lorenzo – Nel V secolo si ipotizza la costruzione di una prima chiesa cristiana a Chiavenna in concomitanza con l’evangelizzazione della zona, ma solo nel IX secolo, con l’organizzazione delle pievi in epoca carolingia, sorse un edificio più capace e funzionale, che nel 973 è citato nei documenti come dedicato al protomartire san Lorenzo.

Pieve e basilica è chiamato rispettivamente nel 1042 e nel 1098. Il primo prete compare nel 992, e nel 1016 è detto arciprete. Già nel 1107 sono documentati importanti lavori di ampliamento alla chiesa, che subì restauri nel 1176 e nel 1179.

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