Difendere proprio giardino dal gelido inverno è una routine annuale che colpisce molti appassionati, ecco cosa fare.
L’autunno porta con sé un cambiamento evidente nell’ambiente, ma per chi cura il verde rappresenta l’inizio di una fase decisiva per la salute del prato. È il momento di intervenire con attenzione e precisione, preparando il tappeto erboso a superare il gelo invernale e a risvegliarsi rigoglioso in primavera.
Ogni operazione in questo periodo getta le basi per la salute del prato per i mesi successivi, rendendo indispensabile l’uso di tecniche e strumenti adeguati. In alcuni casi potrebbe essere necessario rivolgersi a professionisti del settore o acquistare direttamente macchinari appositi, ma ne varrà assolutamente la pena.
Le 6 cose da fare prima dell’inverno
Il primo passo essenziale è il taglio corretto e la pulizia del prato e contrariamente a quanto si possa pensare, non va rasato troppo corto. Il prato va mantenuto intorno ai 5-6 centimetri per proteggere il colletto e permettere la fotosintesi residua anche nei mesi con meno sole disponibile.

Basta solo un ultimo sforzo per proteggere il tuo prato – valtellinamobile.it
Anche la rimozione di foglie secche e detriti è fondamentale, se lasciati sul terreno possono creare umidità stagnante, favorendo malattie fungine e marciumi tipici dell’inverno. Un prato ordinato e pulito permette ai trattamenti successivi di essere più efficaci e uniformi, garantendo una base solida per tutte le operazioni successive.
Subito dopo queste operazioni preliminari viene l’arieggiatura, operazione indispensabile per ossigenare il terreno e stimolare la crescita le radici, che si rinforzeranno. Con il passare del tempo il suolo tende a compattarsi, riducendo la circolazione di aria, acqua e nutrienti, danneggiando la corretta crescita del manto erboso.
L’uso di arieggiatori meccanici consente di praticare fori nel terreno o incidere lo strato superficiale, ripristinando la porosità naturale e favorendo lo sviluppo radicale. Questo intervento prepara anche il terreno alla trasemina, che infoltisce le zone diradate e aumenta la densità del prato, assicurando un manto erboso più uniforme.
La trasemina va eseguita con sementi adatte al clima e resistenti al freddo, scegliendo miscugli professionali per ottenere risultati duraturi per tutta la stagione. L’obiettivo è riempire eventuali spazi vuoti e rafforzare la copertura erbosa, rendendo il prato più resistente allo stress ambientale causato dal freddo e dal gelo.
In ultimo c’è l’intervento di concimazione specifica, in autunno si evita l’azoto, che stimolerebbe crescita fogliare vulnerabile al freddo, privilegiando invece fosforo e potassio. Il potassio rafforza le pareti cellulari, migliorando la resistenza della pianta a basse temperature e malattie, mentre il fosforo stimola lo sviluppo delle radici.
Seguendo questi passaggi, taglio, pulizia, arieggiatura, trasemina e concimazione, il prato affronta l’inverno con salute e preparazione, trovandosi pronto poi alla primavera. Interventi mirati e strumenti adeguati fanno la differenza tra un prato trascurato e un tappeto erboso rigoglioso e pronto a sorprendere in primavera.