Lombardia vitalizi
Da ieri, ogni consigliere regionale della Lombardia ha la possibilità di accantonare una parte della propria indennità mensile (pari a 6.327 euro lordi) per garantirsi un assegno a partire dal compimento del 65º anno di età.
Saranno sufficienti cinque anni di mandato in Regione per ottenere un’indennità a vita, comprensiva di reversibilità.
Il Consiglio Regionale della Lombardia ha introdotto un’indennità differita, a favore dei consiglieri eletti a partire dalla legislatura corrente, nonché degli assessori e dei sottosegretari, con una trattenuta volontaria dell’8,8% sull’indennità di carica per costituire un fondo.
Il consiglio ha approvato il provvedimento con 49 sì (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lombardia Ideale, Noi Moderati e i consiglieri ex Terzo Polo) e 17 no (Italia Viva non ha partecipato al voto).
Nn meno di un’ora, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la reintroduzione dei vitalizi per i consiglieri regionali.
Approvata una legge che permette ai consiglieri regionali di ottenere un assegno vitalizio dopo soli cinque anni di mandato, garantendosi un assegno dopo cinque anni di versamenti.
Dieci anni fa in Lombardia i vitalizi furono aboliti.
Il costo stimato è di almeno 230mila euro all’anno, che si sommano agli oltre 6 milioni di euro già pagati dalla Regione per i vitalizi precedenti.
Il vitalizio sarà automaticamente rivalutato ogni anno in base agli indici Istat e, non essendo una pensione ma un trattamento economico autonomo, potrà essere aumentato con un voto in Aula.
Palese che grazie a questa legge i consiglieri regionali non sono equiparati a tutti gli altri lavoratori.