L’inganno al telefono più diffuso: offerte luce e gas
In Italia nel 2025, l’inganno telefonico più frequente sfrutta le offerte energetiche, con un tasso di truffa che raggiunge il 97% delle chiamate che si spacciano per operatori di luce e gas.
Le vittime sono bombardate da call center abusivi, spesso mascherati da fornitori ufficiali o enti pubblici, che propongono contratti “imperdibili”.
Molto spesso, il truffatore dichiara di rappresentare l’attuale fornitore della vittima (nel 47,9% dei casi) o aziende concorrenti (15,7%).
Leggi anche
Il fine? Ottenere dati sensibili o far firmare contratti fraudolenti.
Leggi anche
Leggi anche: La truffa squillo e taglio
In alcuni casi si arriva a vere e proprie sostituzioni di persona, con furto dei dati e affermazione di nuove utenze in nome della vittima.
Dietro questo fenomeno c’è una vera e propria rete organizzata: gli assalti telefonici partono da un vero mercato illecito dove dati rubati vengono svariate volte riciclati per generare nuove truffe.
Truffe telefoniche in Italia
Spesso le chiamate sono veicolate tramite spoofing: i criminali falsificano il numero chiamante in modo da farlo apparire come locale o appartenente a un’utenza affidabile.
Questa potenza intimidatoria fa leva sul valore di fiducia e urgenza, costringendo le vittime a reagire senza riflettere.
Un’indagine di ARTE (Associazione Reseller e Trader dell’Energia) — basata su oltre 10.000 segnalazioni — ha confermato un’impennata di truffe nel periodo successivo alla liberalizzazione del mercato energetico.
A preoccupare è anche la bassa propensione alle denunce: molte vittime, soprattutto anziani, non segnalano per vergogna o scarsa consapevolezza, alimentando così il ciclo fraudolento.