Camini aperti e stufe: nuove regole tra divieti, deroghe e rinvii

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Camini aperti e stufe nuove regole tra divieti, deroghe e rinviiNegli ultimi anni, l’attenzione verso l’impatto ambientale degli impianti di riscaldamento domestico è cresciuta notevolmente. In particolare, l’utilizzo di camini aperti e stufe a biomassa legnosa è stato oggetto di nuove regolamentazioni volte a ridurre le emissioni inquinanti. Questo articolo approfondisce le normative in vigore dal 2025, evidenziando divieti, deroghe e scadenze che i proprietari di tali impianti devono conoscere.


Nuove Normative per Camini e Stufe a Biomassa Legnosa

A partire dal 1° gennaio 2025, entreranno in vigore normative più stringenti riguardanti l’utilizzo di camini e stufe alimentati a biomassa legnosa. Queste misure mirano a contenere le emissioni di polveri sottili e altri inquinanti atmosferici, promuovendo un ambiente più salubre.

Classificazione Ambientale degli Impianti

Gli impianti sono classificati in base alle loro prestazioni emissive, identificate da un numero di stelle che varia da 1 a 5. Maggiore è il numero di stelle, minori sono le emissioni prodotte dall’impianto. Dal 1° gennaio 2025, sarà consentito l’utilizzo solo di impianti con una classificazione minima di 4 stelle. Questo significa che i dispositivi con 3 o meno stelle dovranno essere dismessi o adeguati alle nuove normative.

Obblighi per i Proprietari

I proprietari di camini e stufe dovranno:

  • Verificare la classificazione del proprio impianto.
  • Sostituire o adeguare gli impianti con meno di 4 stelle.
  • Effettuare una manutenzione periodica per garantire l’efficienza e la sicurezza dell’impianto.
  • Utilizzare combustibili certificati, come il pellet di classe A1 secondo la norma UNI EN ISO 17225-2.

Deroghe e Rinvii

Sono previste alcune deroghe per specifiche situazioni:

  • Impianti installati prima del 18 settembre 2017: possono essere utilizzati fino al 15 ottobre 2024, anche se non raggiungono le 4 stelle, purché rispettino i rendimenti minimi richiesti.
  • Unica fonte di riscaldamento: gli impianti che costituiscono l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione possono rimanere in uso fino al 15 ottobre 2024.

È fondamentale che, in entrambi i casi, l’impianto disponga della dichiarazione di conformità rilasciata da un installatore abilitato. In assenza di tale documento, l’impianto è considerato fuori legge e deve essere disattivato.


Sanzioni per i Trasgressori

Il mancato rispetto delle nuove normative comporta sanzioni amministrative significative. Le autorità competenti effettueranno controlli periodici per verificare la conformità degli impianti. Le sanzioni possono variare da un minimo di 500 euro a un massimo di 5.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.


Consigli per i Proprietari di Camini e Stufe

Per adeguarsi alle nuove normative e contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, si consiglia di:

  • Contattare un tecnico qualificato per valutare la conformità del proprio impianto.
  • Pianificare la sostituzione degli impianti non conformi entro le scadenze previste.
  • Optare per impianti ad alta efficienza, come le stufe ad accumulo termico, che garantiscono basse emissioni e un elevato rendimento energetico.
  • Utilizzare combustibili di qualità certificata per ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza dell’impianto.

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Camini aperti

Le nuove normative sull’utilizzo di camini aperti e stufe a biomassa legnosa rappresentano un passo importante verso la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. È responsabilità di ogni proprietario informarsi e adeguarsi alle disposizioni vigenti, contribuendo così a un’aria più pulita e a un futuro più sostenibile.

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