La siccità sta colpendo tutte le Alpi e anche la Valtellina non è indenne. Ma tra le fake news che stanno circolando una in particolare è diventata subito virale, come sempre quando si tratta di spam.
Gli utenti, perché chiamare lettori colori che condividono gli articoli senza leggerli non è corretto, hanno inondato i social del lago di Livigno (o del Gallo) che sarebbe scomparso per la siccità.
Da Livigno al Mar Nero, attraverso il Danubio
Non è una notizia, ma non ha nemmeno senso collegarla alla problematica climatica attuale.
Perché nel Piccolo Tibet più che un lago vero e proprio è presente uno specchio d’acqua (non balneabile) creato dalla diga del Gallo sul confine con la Svizzera (o meglio con il Canton Grigioni), gestita dalla società idroelettrica Engadiner Kraftwerke AG.
Si tratta di un bacino artificiale transfrontaliero a poco più di 1.800 metri di quota che presenta
spesso volumi idrometrici bassi, non solo a causa delle scarse precipitazioni come quest’anno.
Non ci si deve spaventare o gridare alla catastrofe se il lago è in secca e lo si vede come una distesa di sabbia e terra con un misero rigagnolo di acqua che lo percorre.
Non è un fatto nuovo, o strano, anzi. Perché durante la primavera l’invaso originato dalla diga subisce sempre lo svuotamento e viene nuovamente riempito in estate.
Il torrente della Val Roseg
A riprova di questo fatto pubblichiamo il video (di questi giorni) del torrente della Val Roseg che parte da Pontresina, la cui acqua va a finire nel lago di Livigno. A novembre, prima dell’inizio dell’inverno, l’invaso della Engadiner Kraftwerke, che piova o no, sarà pieno.
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