Tra loro i collaboratori più stretti dell’apparato amministrativo afghano, precedente al ritorno dei talebani, e delle forze armate italiane, nonché i giornalisti in posizione particolarmente rischiosa nei confronti del nuovo regime.
A tal fine, sono state attivate le prodromiche attività per individuare idonee collocazioni nei Centri di Accoglienza Straordinaria presenti sul territorio provinciale che saranno raggiunte, una volta terminato il periodo di isolamento fiduciario, dai collaboratori afgani e dai loro familiari.
Nel contempo, sono in corso sia la programmazione, sia l’acquisizione di disponibilità alloggiative aggiuntive che si renderanno necessarie in vista del probabile flusso in arrivo di ulteriori cittadini afghani, data la drammatica situazione di quel Paese.
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