Tasso umidita ideale – La ventilazione degli ambienti interni in casa è importante. Rinnovare l’aria che respiriamo permette di eliminare sostanze inquinanti e batteri che si formano e accumulano negli ambienti chiusi (su pareti, finestre, pavimenti, tende, divani e mobili) e isolati dall’esterno.
SOSTANZE DANNOSE – Colle, detersivi e vernici possono infatti liberare nell’aria che respiriamo sostanze dannose per la salute: acari, allergeni, muffa e umidità. Anche le persone che abitano le case contribuiscono a renderne meno salubre l’aria: respirando si consuma ossigeno e si produce anidride carbonica. Inoltre quando non siamo in salute diffondiamo virus e batteri.
Umidità – Un eccessivo tasso di umidità interna genera fenomeni di condensa sulle pareti, formazione di muffe e creare ambienti poco salubri. Al di sotto del 40% di umidità il clima è troppo secco, le mucose tendono a seccarsi, virus e batteri trovano un ambiente favorevole alla loro prolificazione, favorendo l’insorgere di malattie respiratorie, tosse, raffreddore e influenza. Al di sopra del 70% il clima è invece troppo umido, formando condensa sulle parti fredde della casa ( pareti perimetrali e finestre) che porta alla formazione di muffe e possibili conseguenti allergie.
Tasso umidità ideale – La tabella seguente (fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità) indica il tasso di umidità ideale in relazione alla temperatura registrata all’interno di una casa. Minore è la temperatura, maggiore è il tasso di umidità tollerabile 
TEMPERATURA – Con 18°C di temperatura l’umidità ideale dovrebbe essere compresa tra 60 e 70%, con 19°C tra 50 e 70%, a 20°C tra 40 e 70%, a 22°C tra 40 e 60%, oltre i 24°C tra 30 e 40%.
Installando un termo-igrometro si può tenere l’umidità sotto controllo perché lo strumento misura umidità relativa, temperatura e punto di rugiada. Un allarme regolabile segnala il superamento dei limiti di umidità e quindi quando è il momento di arieggiare.