Un viaggio tra storia e paesaggio
La Ferrovia del Bernina — spesso chiamata affettuosamente “Trenino Rosso del Bernina” — è un autentico capolavoro di ingegneria alpina: una linea ferroviaria che, partendo da Tirano (Italia) e attraversando il passo del Passo del Bernina, giunge fino a St. Moritz (Svizzera).
Questa ferrovia non è solo un mezzo di trasporto: è un viaggio attraverso paesaggi spettacolari, infrastrutture audaci e una storia umana intensa.
Elemento centrale: l’impegno degli operai (in gran parte italiani), la pendenza estrema, il contesto alpino, e oggi il riconoscimento come patrimonio dell’umanità.
Le caratteristiche tecniche e il contesto ambientale
La ferrovia è a scartamento metrico (1000 mm) e fu costruita con trazione elettrica sin dall’inizio.
Tra le cose che la rendono straordinaria:
-
Raggiunge un’altitudine massima di 2.253 metri sopra il livello del mare, il che la rende la ferrovia ad aderenza naturale più alta d’Europa.
-
Pendenze che possono arrivare fino al 7 % (70 per mille): un valore eccezionale per una ferrovia senza cremagliera.
-
Integrazione perfetta con l’ambiente alpino: gallerie, viadotti, tornanti, opere che rispettano (o cercano di rispettare) il paesaggio. Il sito UNESCO sottolinea che la linea è “un insieme tecnico, architettonico e ambientale eccezionale”.
Questa ferrovia è quindi un esempio di come la tecnica ferroviaria si sia adattata a condizioni estreme: alta quota, clima severo, terreni ripidi e fragili.
La costruzione e il ruolo degli operai italiani
Uno degli aspetti più affascinanti è la dimensione umana e sociale della costruzione della ferrovia. Soprattutto per la parte italiana del progetto — tra Tirano e il confine — molti operai erano italiani provenienti da Sondrio, Bergamo, Brescia e Verona.
Se consideriamo che in quella valle la popolazione all’epoca era molto limitata, l’impegno umano è eccezionale.
Punti salienti relativi alla costruzione:
-
I lavori iniziarono ufficialmente il 1° maggio 1906 dopo l’approvazione del progetto.
-
Furono necessarie numerose opere difficili: gallerie, viadotti, tornanti — per superare dislivelli anche di oltre 1.200 metri in pochi chilometri.
-
La linea venne completata e inaugurata nella sua interezza il 5 luglio 1910.
-
Il numero esatto degli operai varia secondo le fonti, ma si parla di oltre 3.000 operai partecipanti alla costruzione.
Lavorare in alta montagna, con clima rigido, neve abbondante anche in estate e terreni difficili, rende l’impresa ancora più eroica. È un esempio storico di come la determinazione umana e l’ingegneria abbiano potuto trasformare il paesaggio.
Un’impresa di collegamento, turismo e integrazione transfrontaliera
La ferrovia non è stata costruita solo per esigenze pratiche: era pensata anche per il turismo e per collegare zone alpine altrimenti isolate.
Alcune considerazioni:
-
La tratta collega due nazioni: Italia (Tirano) e Svizzera (St. Moritz / Engadina). Questo ha implicazioni culturali, linguistiche e turistiche.
-
La linea è oggi conosciuta anche grazie al treno panoramico Bernina Express, che attira turisti da tutto il mondo.
-
L’idea di attraversare un passo alpino elettrificato, con curve e viadotti spettacolari, la rende un’eccellenza ingegneristica e paesaggistica.
-
Il riconoscimento dell’insieme ferroviario (insieme alla linea dell’Albula) come patrimonio UNESCO nel 2008 pone l’accento sul valore storico, tecnico e ambientale.
In sostanza, la ferrovia non è soltanto un mezzo: è un’esperienza, è storia, è paesaggio e tecnologia insieme.
5. Perché vale la pena conoscerla oggi
Oggi la Ferrovia del Bernina rappresenta un simbolo per molte ragioni:
-
Turismo esperienziale: Viaggiare lungo la linea vuol dire attraversare paesaggi spettacolari, laghi alpini, ghiacciai, foreste.
-
Valore storico e sociale: Il racconto della costruzione, degli operai italiani, delle condizioni estreme, della cooperazione italo‑svizzera.
-
Valore tecnico: Un tracciato con pendenze estreme, senza cremagliera, opere d’arte (viadotti, gallerie) che dimostrano l’ingegno umano.
-
Valore ambientale e culturale: Si inserisce nella natura alpina con rispetto, ed è parte di un paesaggio protetto e riconosciuto a livello globale.
È quindi una meta che unisce divertimento turistico, curiosità tecnica, approfondimento storico e godimento paesaggistico.
Storia Trenino Rosso
La Ferrovia del Bernina – “Trenino Rosso” – è molto di più che un semplice treno. È un’opera che racconta la sfida dell’uomo contro la montagna, la creatività dell’ingegneria ferroviaria, l’integrazione tra nazioni e culture, e la bellezza senza tempo dell’ambiente alpino.
Quando si pensa al ruolo degli operai italiani che, con fatica e coraggio, realizzarono questa linea, emerge ancora più forte la sensazione di trovarsi di fronte a un’impresa eccezionale.











