28 Marzo 2024 23:43

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Si è tolto la vita in carcere il 33enne arrestato per le rapine

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Finita in tragedia la vicenda che ha visto l’arresto alcuni giorni fa, da parte dei Carabinieri del Comando provinciale di Sondrio, della coppia (di cui una 34 enne incensurata) accusata di avere commesso le rapine a mano armata messe a segno nelle scorse settimane in Bassa Valtellina.
Nel primo pomeriggio di ieri (verso le 14), nel carcere in via Caimi a Sondrio, il 33enne che era finito in manette si è tolto la vita. Vani i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario, accorso nella casa circondariale del capoluogo.
La vittima D.S., per cui era scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, si trovava all’interno della sua cella in isolamento, in base alla normativa anti-Covid, essendo stato da poco recluso, in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al GIP, previsto oggi nel tribunale di Sondrio. Aperta dalla Procura un’inchiesta sull’accaduto. Indagini affidate agli investigatori della Polizia di Stato.
La notizia del 7 marzo
Il 7 marzo 2022, in esecuzione di ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sondrio, in accoglimento di richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Sondrio hanno arrestato due soggetti, un uomo ed una donna della bassa Valtellina, gravemente indiziati della consumazione di due rapine avvenute recentemente in Dubino e Morbegno, nonché indiziati di averne perpetrate altre due in Delebio e Piantedo. Le rapine in questione sono parte della sequela di eventi criminosi a mano armata avvenuta dal 18 febbraio in poi ad opera di individui travisati, che hanno destato gravissimo allarme sociale nella popolazione della Valtellina
La Stazione Carabinieri di Delebio ed il NORM della Compagnia di Chiavenna, competenti territorialmente sui primi episodi avvenuti, hanno subito avviato indagini per stringere il cerchio attorno ai potenziali autori dei gravi reati, anche incrementando le pattuglie sul territorio. Nella notte del 27 febbraio 2022, dopo il verificarsi di una rapina consumata con la minaccia dell’uso di una pistola — successivamente sequestrata dai carabinieri e rivelatasi poi finta — diverse pattuglie dei Carabinieri, nonostante fossero le 03.30 di notte sono state pronte ad intervenire alla richiesta di soccorso di un giovane rapinato in via San Rocco di Morbegno. Le auto delle Compagnie di Sondrio e Chiavenna sono in breve riuscite a rintracciare e ad identificare la vettura segnalata dalla vittima potendo così risalire nei giorni successivi all’identificazione dei soggetti coinvolti, dimoranti tra Colico ed Andato Valtellino.
Grazie agli approfondimenti investigativi, condotti congiuntamente ad altri reparti dei Carabinieri siti in provincia di Sondrio, opportunamente coordinati, è stato possibile raccogliere significativi indizi di colpevolezza a carico dei due, ritenendo in particolare l’uomo (già noto per analoghi fatti pregressi) gravemente indiziato di essere l’autore anche della tentata rapina al Bar Centrale di Dubino avvenuta il 26 febbraio. I due, al termine delle formalità, sono stati tradotti in carcere in attesa degli interrogatori di garanzia del giudice.
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