Cellulare alla guida
Le nuove regole: cosa dice la riforma 2024 sull’uso del cellulare alla guida
La riforma del Codice della Strada 2024 ha introdotto una stretta severa e necessaria sull’uso del cellulare mentre si è al volante. E non si tratta solo di una questione di multe: oggi, distrarsi anche solo pochi secondi con lo smartphone può costare molto caro, non solo in termini economici ma anche in punti patente e rischio sospensione.
Con l’aumento vertiginoso degli incidenti stradali dovuti a disattenzione tecnologica, il legislatore ha deciso di agire con fermezza. L’articolo 173 del Codice della Strada, già modificato negli anni precedenti, è stato ulteriormente inasprito. Ecco cosa prevede oggi la normativa:
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Multa da 422 a 1.697 euro per chi viene colto in flagrante mentre usa il cellulare alla guida (telefonate, messaggi, social, video, ecc.)
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Decurtazione di 5 punti dalla patente (contro i 2 punti di prima)
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Sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi, già alla prima infrazione, se il conducente è coinvolto in un incidente o rappresenta pericolo concreto
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In caso di recidiva nei 2 anni successivi, la sanzione sale:
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Multe fino a 2.588 euro
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Sospensione della patente fino a 3 mesi
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Decurtazione di 10 punti patente
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Questa riforma segna un netto cambio di passo rispetto al passato. L’obiettivo è contrastare in modo deciso una delle principali cause di distrazione alla guida, soprattutto tra i giovani.
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Il legislatore è chiaro: lo smartphone è equiparabile a qualsiasi altro comportamento pericoloso, come la guida in stato di ebbrezza. Non è più tollerabile leggere un messaggio o guardare una notifica mentre si guida.
Inoltre, con i nuovi strumenti di controllo elettronico, è sempre più facile per le forze dell’ordine rilevare queste infrazioni, anche a distanza. Telecamere intelligenti e pattuglie dotate di dashcam sono già in funzione in molte città.
E la cosa più interessante? La sospensione della patente può avvenire anche senza incidente. Basta essere sorpresi ad utilizzare il cellulare in modo evidente e pericoloso.
Incidenti e cellulari: i numeri che spiegano la nuova stretta
I numeri non mentono mai. E quelli pubblicati da ISTAT e dai principali osservatori sulla sicurezza stradale nel 2023/2024 raccontano una realtà allarmante: l’uso del cellulare alla guida è tra le prime cause di incidenti stradali in Italia. Ecco perché la riforma del Codice della Strada ha deciso di intervenire con sanzioni più dure.
Vediamo alcuni dati chiave:
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Nel 2023, circa il 25% degli incidenti con feriti o morti è stato attribuito alla distrazione alla guida, e la prima causa di distrazione è proprio l’uso dello smartphone.
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Ogni anno, si stima che oltre 35.000 incidenti siano direttamente correlati a messaggi, chiamate o uso dei social durante la guida.
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L’uso del cellulare aumenta di 4 volte il rischio di sinistro, soprattutto nei contesti urbani.
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Le categorie più colpite? I giovani tra i 18 e i 30 anni, che secondo i dati dichiarano di usare regolarmente WhatsApp, Instagram o TikTok anche mentre sono al volante.
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Secondo uno studio condotto dall’ASAPS (Associazione Sostenitori Polstrada), un guidatore su tre ammette di aver usato lo smartphone negli ultimi 7 giorni alla guida.
Ma cosa rende il cellulare così pericoloso alla guida? La risposta è semplice: toglie l’attenzione visiva, cognitiva e manuale contemporaneamente. Guardare il telefono per soli 5 secondi a 50 km/h significa percorrere 70 metri completamente alla cieca. Una vera e propria roulette russa.
Inoltre, la diffusione dei sistemi di infotainment e delle app di navigazione ha aumentato il rischio di un uso disinvolto del cellulare anche tra i guidatori più esperti. Molti pensano che un’occhiata veloce non faccia male, ma i dati dimostrano il contrario.