Riscaldare male – C’è un fondo di verità quando si dice che “riscaldare male può costare più che non riscaldare”. Ecco perché.
Efficienza energetica: il problema principale
Quando un impianto di riscaldamento è efficiente e ben calibrato, puoi ottenere comfort e calore con consumi ridotti. Ma se “riscaldi male” — cioè con impostazioni sbagliate, isolamento scarso, o uso improprio — rischi di sprecare molta energia.
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Per esempio, molti impianti mantengono la temperatura dell’acqua troppo alta, anche quando non serve; abbassare la temperatura di mandata, adattandola alle condizioni esterne, può ridurre sensibilmente i consumi.
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Scaldare un ambiente troppo a lungo o a una temperatura eccessiva significa pagare molto più gas (o elettricità) — spesso più di quanto spenderesti lasciando la casa a una temperatura bassa o addirittura moderata.
Come “riscaldare male” può peggiorare rispetto a non riscaldare
Ecco alcuni scenari realistici in cui “riscaldare male” finisce per costare molto di più di quanto ti aspetti:
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Riscaldare stanze vuote o quando non serve, oppure mantenere radiatori accesi per ore con temperatura alta: così consumi energia inutilmente.
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Impianto non regolato: se la caldaia non è modulare o non è associata a termoregolazione, l’acqua viene tenuta costantemente troppo calda, aumentando i consumi — anche quando il calore non è percepito o non serve.
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Dispersioni e isolamento scadente: se pareti, finestre, porte sono poco isolate, gran parte del calore va disperso. In questo modo l’impianto lavora di più per niente.
In quei casi, i costi energetici e in bolletta possono essere superiori a una situazione in cui — con una casa poco isolata o in certi periodi — non accendi affatto il riscaldamento.
Quando “non riscaldare” può essere più economico
Quindi, nei casi in cui:
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hai un’abitazione poco isolata, con spifferi, dispersioni, finestre vecchie;
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il tuo impianto è datato, privo di regolazione efficiente;
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oppure usi il riscaldamento per brevi periodi senza pensare a efficienza —
può essere più sensato limitare o evitare il riscaldamento (o usarlo solo quando strettamente necessario), piuttosto che mantenerlo “acceso male”.
In pratica: l’uso inefficiente è spesso peggior del non uso, perché consuma risorse senza offrire un comfort proporzionato.
Come sapere se stai “riscaldando male”
Puoi fare qualche verifica semplice per capire se il tuo riscaldamento sta sbagliando:
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controlla la temperatura di mandata dell’acqua se hai una caldaia — se è molto alta e resta tale anche con temperature miti, è un segno;
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valuta l’isolamento di porte, finestre, pareti — se disperdi calore, ogni riscaldamento sarà inefficiente;
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usa valvole termostatiche e termostati programmabili per gestire stanze e tempi: non serve scaldare tutta la casa sempre allo stesso modo.
In sintesi: sì — riscaldare male può costare più che non riscaldare, perché sprechi energia, paghi più di quanto guadagni in comfort, e perdi soldi inutilmente.










