RC Auto 2025 – Un cambio epocale per la RC Auto
Negli ultimi giorni — precisamente il 4 dicembre 2025 — il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un decreto legislativo che introduce importanti modifiche alla normativa sull’assicurazione obbligatoria per auto e moto (RC Auto).
La novità più dirompente: per certi mezzi — auto e moto storiche, veicoli non idonei all’uso, rottami ed esemplari a uso stagionale — non sarà più obbligatoria la classica polizza RC Auto tradizionale. Al loro posto, si potrà ricorrere a schemi alternativi o godere di esenzioni, a seconda del caso.
Questo cambiamento era atteso soprattutto da collezionisti, appassionati e da chi possiede veicoli esclusivamente “da museo” o “da rottamare”. D’ora in poi, la normativa prende atto del rischio sensibilmente più basso — per questi mezzi — e offre maggiore flessibilità.
Ma cosa cambia concretamente? Vediamolo in dettaglio.
Rc Auto 2025 e moto storiche: polizze alternative e “rischio statico”
Cosa riguarda
Parliamo di veicoli d’epoca o di interesse storico/collezionistico: auto e moto iscritte a registri storici o riconosciute come “storiche” secondo i criteri previsti.
Rc Auto 2025 cosa cambia
-
Per queste auto/moto non sarà più obbligatoria la RC Auto tradizionale.
-
È invece ammessa la sottoscrizione di schemi assicurativi alternativi, pensati su misura per veicoli con uso ridotto o nullo: ad esempio polizze che contemplano il “rischio statico” (ossia il rischio inerente al fatto che il veicolo stia fermo, magari in un garage, un museo o una collezione).
-
L’obbligo di copertura resta, in un’ottica di tutela verso terzi in caso di eventuali danni — ma l’obiettivo è modulare la polizza su un profilo di rischio molto più basso rispetto a un veicolo in normale uso.
Rc auto perché questa scelta
La relazione al decreto spiega che queste modifiche si rendono opportune poiché i mezzi d’epoca hanno tassi di sinistrosità molto bassi, visto che sono spesso esposti in spazi museali o collezioni private e non utilizzati quotidianamente.
Questo consente un approccio più flessibile e meno oneroso per chi possiede vetture “da collezione”, senza però eliminare del tutto la tutela verso terzi.
Veicoli non idonei all’uso: esenzione dall’obbligo
Un’altra grande novità riguarda i mezzi definibili come non idonei all’uso — ossia veicoli che non possono circolare, ad esempio perché privi di parti essenziali.
Casi tipici considerati
-
Veicoli in stato di rottame.
-
Veicoli senza motore.
Cosa prevede il decreto Rc auto 2025
-
Questi mezzi non dovranno più essere assicurati, se risultano inidonei all’uso in maniera stabile.
-
Non è sufficiente che siano semplicemente fermi o in panne: la deroga vale solo quando il veicolo manca di parti essenziali — ad esempio motore o componenti fondamentali — e non è semplicemente temporaneamente inutilizzabile.
In pratica: se un’auto è destinata alla demolizione o è priva di motore/ruote in modo permanente, non c’è più bisogno di tenerla assicurata — cosa che fino a oggi sarebbe stata comunque obbligatoria in molti casi.
Mezzi stagionali, natanti, competizioni: polizze flessibili
Il decreto non si limita a auto “storiche” o rottami, ma estende la flessibilità anche a mezzi con uso stagionale o non continuativo.
Alcuni esempi
-
Natanti, motoscafi e mezzi stagionali: grazie alla nuova normativa sarà possibile stipulare polizze infrannuali (cioè di durata inferiore all’anno), più adatte a un uso sporadico o stagionale del mezzo.
-
Veicoli per competizioni sportive o da gara: anche per questi mezzi viene prevista la possibilità di adottare forme di copertura alternative alla RC Auto tradizionale, ad esempio polizze “general liability” o coperture dedicate per eventi/sport.
Questo approccio mira a rendere le assicurazioni più funzionali, calibrate sull’effettivo uso del veicolo, e meno onerose quando l’utilizzo è limitato o stagionale.
RC Auto 2025 cosa resta invariato
Non bisogna farsi illusioni — la nuova normativa non elimina del tutto la necessità di garantire una copertura assicurativa per chi ne ha bisogno. Alcuni punti fermi:
-
Anche per auto e moto storiche, pur potendo evitare la RC tradizionale, resta obbligatorio uno schema che garantisca l’indennizzo a terzi in caso di danni. L’obiettivo rimane: tutela delle persone coinvolte.
-
Le esenzioni per i veicoli non idonei all’uso non si applicano se il veicolo è semplicemente fermo, in panne o suscettibile di riparazione: la definizione di “inidoneità” è rigorosa.
-
I proprietari di auto/moto storiche o veicoli speciali dovrebbero verificare attentamente la loro situazione (iscrizione a registri storici, status del mezzo, uso effettivo) per capire se rientrano nelle eccezioni o nelle possibilità offerte dal decreto.
In sostanza: la nuova norma apre scenari flessibili, ma non si trasforma in una “licenza universale di non assicurare”.
Impatti attesi: pro e (potenziali) rischi
I vantaggi principali
-
Risparmio economico per chi possiede auto o moto storiche che non circolano abitualmente: polizze più economiche, oppure nessuna polizza se il veicolo è inutilizzabile.
-
Meno burocrazia e maggiore flessibilità: possibilità di polizze infrannuali o schemi ad hoc per natanti, mezzi stagionali o da competizione.
-
Allineamento della normativa alla realtà dei fatti: riconoscimento del fatto che veicoli da collezione o fermi da tempo rappresentano un rischio notevolmente inferiore rispetto a quelli in uso quotidiano.
Attenzioni e possibili criticità
-
Il rischio — per chi non effettua una verifica attenta — è di sottostimare la necessità di copertura: in caso di danni a terzi, anche un veicolo “fermo” o “storico” potrebbe essere coinvolto in incidenti o danni collaterali.
-
Non tutte le polizze “alternative” sono uguali: sarà importante leggere con attenzione le condizioni, le garanzie offerte, i massimali, e le clausole relative a sinistri anche in “rischio statico”.
-
La normativa dovrà essere recepita correttamente dalle compagnie assicurative: all’inizio potrebbero verificarsi confusione o differenze fra offerte, condizioni, interpretazioni.
Rc Auto 2025 una rivoluzione per auto storiche, rottami e mezzi speciali
Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 dicembre 2025 segna una vera e propria svolta nella normativa della RC Auto. Per la prima volta l’Italia introduce un approccio differenziato e flessibile, in grado di adattarsi alla realtà molto variegata dei veicoli: da auto d’epoca e moto storiche, a rottami, mezzi stagionali, natanti, fino a veicoli da competizione.
Non si tratta di un’abolizione dell’obbligo assicurativo tout court — ma di una trasformazione: l’obiettivo è rendere l’assicurazione più sensata, proporzionata, calata sul reale uso del mezzo, senza gravare economicamente su chi possiede auto/moto d’epoca o fuori uso.
Se possiedi un veicolo storico, in rottamazione o usato stagionalmente, conviene controllare immediatamente se rientri tra i casi previsti dalle nuove disposizioni e valutare la polizza più adatta: potresti risparmiare e semplificare la gestione.











