Radon: il nemico invisibile nelle nostre case

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radon il nemico invisibile nelle nostre caseCos’è il radon e perché dovremmo preoccuparci?

Il radon è un gas nobile radioattivo, incolore, inodore e insapore, che si forma dal decadimento naturale dell’uranio presente nel suolo, nelle rocce e in alcuni materiali da costruzione. A causa delle sue caratteristiche fisiche, il radon può facilmente infiltrarsi negli edifici attraverso fessure nei pavimenti, giunti di connessione e passaggi degli impianti, accumulandosi negli ambienti chiusi. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante poiché il radon è considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti indoor, responsabile di circa il 50% dell’esposizione media della popolazione alle radiazioni ionizzanti naturali.

Come il radon entra nelle nostre case

Essendo un gas, il radon fuoriesce dal terreno e da alcuni materiali da costruzione, accumulandosi facilmente negli ambienti chiusi. Può penetrare nelle abitazioni attraverso fessure, giunti di connessione e canalizzazioni degli impianti idraulici, elettrici e di scarico. Inoltre, alcuni materiali da costruzione, come cementi, laterizi, graniti o tufi, possono emettere radon.

Effetti sulla salute: un rischio sottovalutato

L’esposizione al radon rappresenta un grave rischio per la salute umana. Le particelle alfa emesse durante il decadimento del radon possono danneggiare il DNA delle cellule polmonari, aumentando significativamente il rischio di sviluppare tumori polmonari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato il radon come la seconda causa di cancro al polmone dopo il fumo di sigaretta. Inoltre, studi recenti hanno evidenziato una correlazione tra l’esposizione al radon e un aumento del rischio di ictus, sottolineando ulteriormente la pericolosità di questo gas.

Misurare la concentrazione di radon

Per valutare la presenza di radon nella propria abitazione, è essenziale effettuare misurazioni accurate. La concentrazione di radon si misura in Becquerel per metro cubo (Bq/m³), dove il Becquerel indica il numero di disintegrazioni al secondo di una sostanza radioattiva. Le misurazioni possono essere effettuate utilizzando dosimetri passivi basati su rivelatori a tracce o elettreti, che forniscono una concentrazione media nel tempo di radon.

Normativa e valori di riferimento: cosa dice la legge

In Italia, la normativa sul radon è stata aggiornata con il Decreto Legislativo 101/2020, che recepisce la Direttiva 2013/59/Euratom. Questo decreto stabilisce un livello di riferimento per la concentrazione di radon in aria pari a 300 Bq/m³ per le abitazioni e i luoghi di lavoro. Superato questo valore, è obbligatorio intraprendere azioni di risanamento per ridurre la concentrazione del gas e garantire la sicurezza degli occupanti.


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Strategie di mitigazione: come ridurre la concentrazione di radon

Esistono diverse strategie per ridurre la concentrazione di radon negli ambienti chiusi:

  • Ventilazione degli ambienti: aumentare il ricambio d’aria nei locali favorisce la dispersione del radon, riducendo la sua concentrazione.

  • Sigillatura delle vie di ingresso: chiudere fessure, crepe e giunti nei pavimenti e nelle pareti può impedire al radon di infiltrarsi negli ambienti interni.

  • Depressurizzazione del suolo: installare sistemi che riducono la pressione del suolo sotto l’edificio può limitare l’ingresso del radon.

  • Ventilazione del vespaio: se presente, garantire una corretta aerazione del vespaio sotto l’edificio aiuta a evitare l’accumulo di radon.

È importante sottolineare che la scelta della soluzione più adatta dipende dalle specifiche caratteristiche dell’edificio e dalla concentrazione di radon rilevata. Pertanto, è consigliabile rivolgersi a professionisti qualificati per una valutazione accurata e interventi mirati.

Radon

La prevenzione è la chiave per una casa sicura

Il radon rappresenta un pericolo silenzioso ma concreto per la salute. Essendo un gas inodore e incolore, può accumularsi nelle nostre abitazioni senza che ce ne accorgiamo, aumentando il rischio di gravi patologie. Tuttavia, attraverso una corretta informazione, misurazioni accurate e interventi mirati, è possibile ridurre significativamente l’esposizione al radon, garantendo ambienti più salubri e sicuri per noi e le nostre famiglie.

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