La scelta del legno da bruciare è fondamentale per mantenere la canna fumaria pulita ed efficiente.
Canna fumaria pulita
Alcuni tipi di legno, infatti, producono una quantità maggiore di residui, che possono accumularsi nelle pareti della canna fumaria e causare problemi come ostruzioni o, peggio, incendi.
Ecco i tipi di legno più problematici da usare come combustibile e i motivi per cui possono sporcare maggiormente la canna fumaria:
1. Legno Resinoso: Il Principale Colpevole
Il legno di conifere, come pino, abete, larice o cipresso, contiene elevate quantità di resina. Durante la combustione, questa resina si trasforma in creosoto, una sostanza appiccicosa e infiammabile che si deposita sulle pareti della canna fumaria.
- Problemi principali:
- Produce fumo denso e ricco di particelle.
- Accumulo di creosoto, che aumenta il rischio di incendio.
- La pulizia della canna fumaria diventa più difficile e frequente.
Consiglio: Se hai a disposizione solo legno resinoso, assicurati che sia ben stagionato (almeno 1-2 anni) per ridurre la quantità di residui.
2. Legno Non Stagionato: Umidità e Sporcizia
Il legno umido o fresco è un altro grande nemico della canna fumaria. Quando il legno non è stagionato, contiene una percentuale di umidità superiore al 20%, che porta a una combustione incompleta.
- Problemi principali:
- Genera molto più fumo rispetto al legno asciutto.
- Le particelle umide si attaccano facilmente alle pareti della canna fumaria.
- Accumula creosoto e fuliggine rapidamente.
Consiglio: Usa solo legna da ardere ben stagionata. Puoi verificarlo con un misuratore di umidità.
3. Legno Trattato o Verniciato: Tossico e Dannoso
Mai utilizzare legno trattato chimicamente, verniciato o proveniente da mobili smaltiti. Questi materiali rilasciano sostanze tossiche durante la combustione e lasciano residui pesanti nella canna fumaria.
- Problemi principali:
- Rilascia fumi nocivi che possono contaminare l’ambiente.
- Aumenta i residui che si attaccano alle pareti del camino.
- Può danneggiare i rivestimenti interni della canna fumaria.
Consiglio: Brucia solo legno naturale, privo di trattamenti chimici.
4. Legno Ricco di Oli Essenziali
Alcuni tipi di legno, come quello di eucalipto o di alcune specie tropicali, contengono oli essenziali che producono fumo denso e residui appiccicosi.
- Problemi principali:
- Depositi di fuliggine più persistenti.
- Fumo più difficile da smaltire, soprattutto in camini con tiraggio limitato.
Consiglio: Se vuoi utilizzare legni aromatici, mescolali con altri tipi di legno ben stagionato e a basso contenuto di resina.
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5. Legno Morbido e Poco Denso
Il legno leggero, come pioppo o salice, brucia velocemente ma produce molti residui. Questi tipi di legno tendono a sporcare più facilmente rispetto ai legni duri.
- Problemi principali:
- Brucia a temperature più basse, favorendo la formazione di creosoto.
- Genera fuliggine in quantità maggiore rispetto ai legni più densi.
Consiglio: Opta per legni duri come quercia, faggio o frassino, che bruciano a temperature elevate con meno residui.
Legno Migliore per Canna Fumaria
Per mantenere la canna fumaria pulita, il legno migliore è quello duro, stagionato e privo di resina. Opta per quercia, faggio o carpino nero, che producono calore costante e pochi residui.
Evita assolutamente:
- Legni resinosi (pino, abete).
- Legno non stagionato.
- Legno trattato o verniciato.
Seguendo queste indicazioni, non solo proteggerai la tua canna fumaria, ma migliorerai anche l’efficienza del tuo camino. Ricorda di effettuare una pulizia regolare, almeno una volta all’anno, per garantire sicurezza e prestazioni ottimali.