10 Maggio 2024 07:44

Valtellina Mobile, notizie dalla Valtellina
Cerca

Legna tossica: quale non si deve usare?

Condividi

Legna tossicaLegna tossica: quale non usare

Quando si vuole accendere un fuoco si deve scartare la legna appena raccolta perché, essendo troppo umida, produce tanto fumo e trattiene il calore prodotto nella combustione.

STAGIONATA – Quello che serve è legna dura e secca stagionata almeno 18 mesi e con un’umidità non inferiore al  15%.

TIPI DI LEGNA DA ARDERE: ESSENZE E CARATTERISTICHE

Legna tossica

Ma, per altri motivi, non si deve usare anche legna resinosa come abete, pino e larice, la cui tipologia bruciata nel camino o nella stufa produce sostanze tossiche nocive sia per l’ambiente che per grigliare del cibo.

TIPOLOGIE – L’abete è resinoso e non adatto ad essere bruciato in quanto molto fumoso. Il castagno ha il difetto di rilasciare tanti fumi durante la combustione. Il larice è molto resinoso e quindi non va bene per la salute delle canne fumarie. Il tiglio dura poco e non riesce a formare una brace adeguata. Il fico è da evitare assolutamente perché, oltre alla fiamma quasi inesistente, produce nella combustione un fumo tossico.

Come capire se la legna è secca? – Basta inserire un ceppo in un sacchetto di plastica e lasciarlo qualche ora al sole. Se è presente molta umidità nel legno la stessa apparirà all’interno del sacchetto sotto forma di goccioline.

News su Telegram o WhatsApp

Condividi

Ultime Notizie

Valtellina Mobile