CATEGORIA06

Le spese sanitarie detraibili e pagabili in contanti

Cronaca provincia Sondrio  poliambulatori ospedale sondrio

Cronaca provincia Sondrio  poliambulatori ospedale sondrioSpese sanitarie detraibili

Regole per le detrazioni fiscali 2025: tracciabilità prima di tutto

Nel 2025, chi vuole usufruire delle detrazioni fiscali sulle spese sanitarie deve prestare particolare attenzione al metodo di pagamento utilizzato. Le norme vigenti impongono che, nella maggior parte dei casi, i pagamenti vengano effettuati con strumenti tracciabili, come:

  • carte di credito o debito

  • bonifici bancari o postali

  • app di pagamento digitale

  • assegni bancari o circolari

Questo requisito è diventato ormai fondamentale per poter portare in detrazione il 19% delle spese mediche sostenute. Se ti affidi, ad esempio, a uno psicologo privato, a un dentista o a un oculista non convenzionato, non potrai detrarre nulla se paghi in contanti, anche se hai la fattura. Questo perché l’Agenzia delle Entrate considera questi pagamenti non conformi alle regole di tracciabilità, e quindi non validi ai fini fiscali.

Tuttavia, ci sono delle eccezioni importanti a questa regola. Non tutte le spese sanitarie devono essere pagate con strumenti tracciabili per essere detraibili. In alcuni casi, anche il pagamento in contanti è perfettamente accettato.


Quando si può ancora pagare in contanti e detrarre le spese sanitarie

Fortunatamente per i contribuenti, non tutte le spese sanitarie rientrano nell’obbligo di tracciabilità. Esistono infatti delle eccezioni ben definite dalla normativa, che permettono di beneficiare della detrazione IRPEF anche se si paga in contanti. Vediamo nel dettaglio quali sono queste situazioni:

1. Acquisto di farmaci e dispositivi medici

Tutti i medicinali acquistati in farmacia (da banco o con prescrizione) sono detraibili anche se pagati in contanti. L’importante è che la farmacia rilasci uno scontrino fiscale parlante, dove siano specificati:

  • codice fiscale del contribuente

  • natura del prodotto acquistato

  • importo pagato

La stessa regola si applica anche all’acquisto di dispositivi medici, come ad esempio occhiali da vista, termometri, cerotti, siringhe, apparecchi acustici, ecc. Anche in questo caso, basta che il documento d’acquisto riporti tutte le informazioni richieste.

2. Prestazioni sanitarie offerte da strutture pubbliche o private accreditate con il SSN

Se ti rivolgi a una struttura sanitaria pubblica, oppure a una clinica privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, puoi detrarre le spese anche se le hai saldate in contanti. Questo vale ad esempio per:

  • visite specialistiche in ospedali pubblici

  • esami diagnostici eseguiti presso strutture convenzionate

  • ricoveri ospedalieri in regime SSN

In questi casi, il legislatore considera le strutture come parte del sistema sanitario nazionale, e quindi non è richiesto un pagamento tracciabile per la detrazione.


Leggi anche: Come funziona la truffa per clonare il bancomat


Notizie Agenzia Entrate

Documentazione da conservare: la chiave per non perdere le detrazioni

Anche se hai pagato con metodo tracciabile o rientri nelle eccezioni consentite, non potrai ottenere alcuna detrazione se non hai la documentazione giusta da presentare in caso di controlli. Ecco cosa devi assolutamente conservare:

1. Fattura o scontrino parlante

  • Fattura per prestazioni sanitarie: deve indicare chiaramente il nome del professionista o della struttura, la descrizione della prestazione, il tuo codice fiscale e la data.

  • Scontrino parlante per farmaci e dispositivi medici: deve riportare la descrizione del prodotto, il tuo codice fiscale e la dicitura “medicinale” o “dispositivo medico CE”.

2. Prova del pagamento tracciabile (quando richiesto)

Devi poter dimostrare che il pagamento è stato eseguito con uno strumento tracciabile. Sono validi:

  • estratto conto della carta o del conto bancario

  • ricevuta del POS

  • copia del bonifico

  • screenshot dell’app di pagamento digitale

Ricorda: non basta avere la fattura, devi anche provare il metodo di pagamento usato.


Errori comuni da evitare: attenzione a questi dettagli

Ogni anno molti contribuenti perdono la possibilità di detrarre spese sanitarie per errori evitabili. Ecco quelli più frequenti:

1. Pagare in contanti quando non si può

Un classico: si va da uno specialista privato non convenzionato e si paga in contanti per comodità. Risultato? Niente detrazione, anche se hai una fattura perfetta.

2. Scontrini non parlanti

Uno scontrino generico, che non indica se il prodotto è un medicinale, non è valido per la detrazione. Serve sempre la dicitura “medicinale” o “dispositivo medico CE”, insieme al tuo codice fiscale.

3. Non conservare le prove di pagamento

Molti si limitano a conservare solo la fattura, ma in caso di controllo, l’Agenzia delle Entrate chiederà anche la prova del pagamento tracciabile. Se non ce l’hai, perdi la detrazione.

4. Confondere strutture private accreditate e non accreditate

La differenza è fondamentale: le strutture accreditate con il SSN ti permettono di detrarre anche se paghi in contanti, mentre quelle non accreditate no. Informati sempre prima di pagare.


Consigli pratici per ottenere il massimo dalle detrazioni sanitarie

Chiudiamo con qualche dritta utile per gestire al meglio le tue spese sanitarie nel 2025:

Usa sempre un metodo tracciabile, a meno che tu non sia certo che il pagamento in contanti sia ammesso.
Richiedi sempre una fattura dettagliata o uno scontrino parlante, anche se ti dicono che “non serve”.
Conserva tutti i documenti in un unico posto, magari in formato digitale (PDF o scansione), così li avrai pronti in caso di controlli.
Verifica se puoi beneficiare del 730 precompilato: molte spese sanitarie vengono già caricate automaticamente se paghi con metodi tracciabili.
Consulta un CAF o un commercialista se hai dubbi: meglio chiarire prima che dover rinunciare a centinaia di euro di detrazione.

Ricevi le news con Telegram
WhatsApp Messenger Instagram

Change privacy settings
×