Non servono studi o mappe online per certificare o, peggio, accusare l’aumento degli spostamenti dei cittadini nonostante la zona rossa in Valtellina. Certo attira i clic, ma niente altro. Se non il ridicolo.
Basta guardare fuori dalla finestra per vedere, offline, che il paese non ce la fa più. Le percentuali di quanti credono o meno a pandemia, vaccini, origine del virus e simili ormai sono inutili. Tutti siamo stufi.
Certo, certe scene a cui si assiste sempre più spesso, dove non c’è il minimo rispetto delle norme di sicurezza Covid, se pensiamo al numero di morti e alla sofferenza diffusa, lasciano senza parole.
Ma che non ci sia più molta empatia tra individui, a favore di tanto odio social network e talk show demenziali lo si capiva anche prima del Coronavirus.
Sicuramente nel weekend gli spostamenti aumentano. Non facciamo i sepolcri imbiancati: ognuno di noi, se può, cerca una scusa per avere del respiro e una parvenza di normalità. Non è questione di furbizia italiana, ma della natura insita dell’essere umano. Solo che oggi si può pontificare la verginità sul web e poi cercare di saltare la fila.
Ipocrisia a buon mercato, che non è certo mancata negli ultimi 12 mesi.
La realtà che, forse, merita un piccolo focus è rappresentata da milioni di annunci e richieste di rispettare le norme, di responsabilità, altruismo, senso civico che sono associati alla pandemia. Un vero bombardamento. Senza paragoni nella storia.
Ma che incredibilmente non porta alcun riscontro. Non li ascolta più nessuno.
La differenza tra autoritari e autorevoli nasce dal rispetto che una persona, a maggior ragione quando fa parte delle istituzioni, riesce a evocare negli altri. In Italia ormai esistono solo coercizione e paura della sanzione.
A parte gli esaltati che difendono il padrone la fiducia istituzionale è la più bassa dal 1861 ad oggi. Luglio 1943 compreso.
Abbiamo riempito gli enti dove si prendono le decisioni importanti di persone capaci, competenti e preparate? Diamoci una risposta da soli e facciamoci un esame di coscienza. E vogliamo parlare anche del mondo scientifico che sta dando prova da più di un anno sui mezzi d’informazione della sua inadeguatezza senza mai dare una certezza? Virologi e veterinarie che si spacciano per tali senza vergogna e senza freni. Siamo seri. Basta vedere come vengono trattati gli alunni, che non vanno a scuola, ma volendo possono giocare al lotto e gratta e vinci, la questione primaria dei vaccini e, soprattutto, quanto e come vengono considerate le persone più deboli, che stanno saltando in aria perdendo tutto, dagli affetti alla stima in sé stessi, nell’indifferenza generale. A parte la solita retorica di chi poi spesso specula sulla povertà, tra un bando e l’altro.
Comunque ci sono le opinioni sulla mancanza di credibilità istituzionale e poi ci sono i dati che le possono suffragare: dall’11 al 14 marzo 611.978 persone sono state sanzionate per non avere rispettato le norme Covid e 4.024 denunciate per aver violato la quarantena. Senza contare le verifiche su attività ed esercizi commerciali che hanno portato semplicemente ad una chiusura anticipata di aziende quasi o già morte.