La muffa in casa non scompare aumentando il riscaldamento. Esiste una temperatura chiave che pochi conoscono e che cambia tutto.
La muffa in casa è uno di quei problemi che spesso si cerca di minimizzare, almeno all’inizio. Una macchia scura nell’angolo del bagno, un alone dietro l’armadio, un odore persistente che sembra non andare via. Molti pensano che basti accendere i termosifoni o aumentare il riscaldamento per risolvere la situazione. In realtà, la questione è più complessa e riguarda direttamente temperatura, umidità e modalità di intervento. Capire davvero quando e come muore è il primo passo per eliminarla in modo efficace e duraturo.
Muffa, come abbatterla in modo definitivo
La muffa è un fungo microscopico che ama gli ambienti umidi, poco ventilati e con temperature miti. Non a caso prolifera soprattutto tra i 15 e i 30 gradi, condizioni tipiche di molte abitazioni durante l’inverno. Le sue spore, invisibili a occhio nudo, si diffondono facilmente nell’aria e rappresentano un rischio per la salute, soprattutto se l’esposizione è prolungata.
Qui arriva il punto chiave: il calore del termosifone non è sufficiente a eliminarla. Per inattivare davvero la muffa servono temperature superiori ai 50°C, mantenute per un periodo prolungato. Alzare il termostato di qualche grado, quindi, non solo è inutile, ma può persino peggiorare la situazione se l’ambiente resta umido. È per questo che il riscaldamento domestico, da solo, non è una soluzione efficace.
Molti si chiedono se il vapore possa essere un alleato nella lotta alla muffa. I pulitori a vapore sono strumenti molto utili per l’igiene domestica, ma quando si parla di muffa sulle pareti o sulle superfici, la risposta è meno scontata. Anche se il vapore raggiunge temperature elevate, l’effetto non è sempre risolutivo.

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Il motivo è semplice: la muffa nasce e si sviluppa proprio grazie all’umidità. L’uso del vapore può rimuovere temporaneamente le macchie visibili, ma non elimina le spore in profondità e, soprattutto, aumenta il livello di umidità dell’ambiente. Sul lungo periodo, questo può favorire una nuova e più rapida comparsa del problema.
Quando la muffa è già visibile, è importante agire rapidamente. Nei casi più estesi o persistenti, l’intervento di professionisti è la scelta più sicura. In alternativa, esistono prodotti specifici studiati per eliminare la muffa alla radice: vengono applicati sulle zone colpite, lasciati agire per il tempo indicato e poi rimossi con attenzione. Tuttavia, eliminare la macchia non basta se non si risolve la causa del problema.
La strategia più efficace contro la muffa resta la prevenzione. Controllare l’umidità è fondamentale: l’ideale è mantenerla tra il 40% e il 60%, magari aiutandosi con un deumidificatore o un igrometro. Arieggiare quotidianamente gli ambienti, soprattutto cucina e bagno, è un’abitudine semplice ma decisiva.

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