Ogni grande evento è anche un’occasione per ripensare gli spazi, immaginare nuove soluzioni e lasciare un’eredità che vada oltre la competizione. L’accoglienza diventa parte del racconto, e ciò che si costruisce per ospitare può trasformarsi in risorsa per il territorio e la comunità.
Le Olimpiadi non sono solo sport, ma anche logistica, architettura e pianificazione, con scelte che influenzano il paesaggio e la vita locale. Quando si progetta un villaggio olimpico, si pensa al presente degli atleti e al futuro di chi abiterà quegli spazi dopo l’evento.
Gli alloggia da sogno per gli atleti di Milano-Cortina 2026
Per Milano-Cortina 2026, gli alloggi degli atleti saranno distribuiti in diverse località, con soluzioni che vanno dalle caserme agli hotel, fino a quartieri nuovi. A Milano, il villaggio principale sorgerà nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, con edifici sostenibili e un parco pubblico di oltre 50.000 metri quadrati.

Praticità ma anche rispetto per l’ambiante – valtellinamobile.it
I moduli abitativi saranno pensati per essere riconvertiti successivamente in studentati, con materiali riciclabili e impianti a basso impatto ambientale. Il progetto prevede anche spazi verdi, piste ciclabili e servizi di quartiere, per favorire l’integrazione urbana dopo le Olimpiadi.
A Cortina, gli atleti saranno ospitati in hotel già esistenti, evitando nuove costruzioni e puntando sulla valorizzazione dell’offerta ricettiva locale. Questa scelta riduce l’impatto ambientale e permette di sfruttare strutture già collaudate, con standard elevati e servizi dedicati.
A Livigno, il villaggio sarà composto da casette prefabbricate in legno, progettate per essere smontate e riutilizzate in altri contesti successivamente. Le unità saranno dotate di impianti efficienti e riscaldamento a biomassa, con un’attenzione particolare al comfort e alla sostenibilità.
In Val di Fiemme, gli atleti alloggeranno nella caserma di Predazzo, ristrutturata per l’occasione con interventi mirati alla riqualificazione energetica. La struttura sarà poi destinata a usi civili, con spazi per la formazione, l’accoglienza e la protezione civile, riadattandone l’uso.
A Tesero, si utilizzeranno hotel e residence già presenti, integrando l’offerta con servizi temporanei e navette per gli impianti sportivi. La logistica sarà gestita in modo da ridurre gli spostamenti e garantire efficienza, sicurezza e rispetto per il territorio durante tutto il periodo delle Olimpiadi.
Il modello scelto per Milano-Cortina 2026 punta alla flessibilità, evitando cattedrali nel deserto e favorendo il riuso delle strutture. Ogni villaggio è pensato come parte di un sistema, con funzioni che vanno oltre l’evento e si inseriscono nel tessuto urbano.
La sfida è coniugare accoglienza e sostenibilità, offrendo agli atleti spazi funzionali e al territorio nuove opportunità di sviluppo. Le Olimpiadi diventano così occasione per ripensare l’abitare, con soluzioni che parlano di futuro, inclusione e rispetto per l’ambiente.

Svelati gli alloggi da sogno degli atleti olimpionici - valtellinamobile.it







