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Avvistato il lupo ferito nel parco Nazionale dello Stelvio

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Lupo ferito

 

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Aggiornamento 9 giugno – Le foto trappole posizionate per la ricerca del lupo con la zampa amputata hanno dato esito positivo. Dopo le numerose ricerche e a quindici giorni dalla prima segnalazione, la notte del 2 giugno l’animale è stato ripreso di passaggio nell’area del territorio del branco del Tonale. Il lupo è quindi ancora vivo e visibilmente magro.

Aggiornamento 31 maggio – Nella giornata di venerdì 24 maggio i nuclei dei Carabinieri forestali di Temù e Ponte di Legno con l’Unità Antiveleno di Lecco e l’aiuto di un ricercatore dell’Università degli studi di Milano, hanno svolto una ricerca accurata del lupo ferito immortalato da un fotografo sabato 18 maggio e possibile vittima di un atto di bracconaggio.

Senna, il cane addestrato per la ricerca molecolare, ha fatto del suo meglio, ma neanche il suo fiuto allenato a scovare le più piccole molecole di odore è riuscito a intercettare la presenza del lupo amputato.

Nonostante la giornata di ricerca con l’Unità Antiveleno, le numerose uscite sul campo e la presenza massiccia di fototrappole nell’area dell’avvistamento, non si sono più avute notizie del lupo in questione, probabile figlio del branco del Tonale, nato nel 2023.
Il monitoraggio del lupo continuerà all’interno del territorio del branco del Tonale e non esiteremo a mandare aggiornamenti in caso di avvistamento dell’individuo ferito.

La notizia del 21 maggio

Si tratta probabilmente di un atto di bracconaggio, il terzo in tre anni nella zona del Parco

Attorno alle 9 di sabato 18 maggio 2024, gli operatori del Parco Nazionale dello Stelvio lombardo
hanno ricevuto segnalazione di un lupo ferito, avvistato in località Case di Viso.

La segnalazione è stata fatta da un fotografo che, visto il lupo a una distanza di circa 150 metri, ne ha subito notato l’andatura zoppicante. Le fotografie hanno rivelato che l’arto posteriore, da cui proprio sotto il ginocchio sporge uno spezzone di tibia, è tranciato di netto.

Secondo il fotografo che ha mandato la segnalazione – spiegano dal Parco Nazionale dello Stelvio – nonostante la ferita sembrasse molto fresca, il lupo si muoveva, facendo pensare che le sue condizioni non fossero eccessivamente critiche.

Dalle informazioni disponibili non è possibile capire con certezza cosa abbia causato la ferita, ma c’è una buona probabilità che si sia trattato di un’arma da fuoco o di una tagliola. È infatti improbabile che a causare la ferita sia stato un altro animale, dal momento che sul corpo del lupo non sembravano esserci altre ferite.

Difficile stabilire anche il luogo esatto dell’incidente, ma i ricercatori spiegano che con buona probabilità si tratta di uno dei membri del branco del Tonale che si sposta fra l’interno e l’esterno dei confini del Parco Nazionale dello Stelvio. Insieme a quello della Val Grande, che conta 6 membri, quello del Tonale – che invece ne conta 4 – è uno dei due branchi presenti nella zona dell’Alta Val Camonica.

HO VISTO UN LUPO COSA FARE: I COMPORTAMENTI DA EVITARE

Appena ricevuta la segnalazione, i ricercatori del Parco sono usciti alla ricerca dell’animale senza trovarne, fino ad ora, alcuna traccia. Nei prossimi giorni le ricerche continueranno con i metodi e il personale opportuno. Se il lupo non verrà avvistato, verranno posizionate ad hoc una serie di fototrappole per cercare di rilocalizzarlo nelle prossime settimane.

Un lupo con una zampa mozza può tranquillamente sopravvivere, purtroppo non è il primo caso di questo tipo: nell’inverno 2021/22, infatti, un analogo tipo di incidente era stato segnalato nel territorio trentino del Parco, e il lupo è sopravvissuto.

Non avendolo visto direttamente, in questo caso i ricercatori non sono in grado di valutare la gravità delle condizioni dell’animale, ma se nei prossimi giorni ci sarà un miglioramento, il lupo sarà difficile da intercettare e ancor più da catturare e verrà quindi lasciato in libertà. Le sue condizioni però potrebbero anche peggiorare: andando verso la stagione più calda, il rischio è che la ferita possa andare incontro ad infezione.

Solo in questo caso il lupo, debilitato e più facilmente contattabile anche alle quote più basse,
potrebbe essere catturato e portato in un centro di recupero.

Probabile bracconaggio

Nell’arco di tre anni il Parco e zone limitrofe hanno registrato, prima di questo incidente, due azioni di bracconaggio su lupo.

Un animale ferito e debilitato potrebbe avere la tendenza a scendere di quota ed avvicinarsi a fonti alimentari facilmente disponibili come rifiuti e cibo per animali domestici, il personale del Parco raccomanda, quindi, chi dovesse avvistare l’animale ferito, di segnalarne immediatamente la posizione e di non avvicinarsi: la paura potrebbe indurre l’animale alla fuga sottoponendolo a un dispendio energetico eccessivo che potrebbe aggravare ancor più le sue condizioni.

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