Curiosità

Qual è la legna che stagiona prima?

legna che stagiona prima

Legna che stagiona prima – Perché la stagionatura della legna è importante

Quando si parla di legna da ardere, uno degli aspetti più cruciali è senza dubbio la stagionatura: il processo attraverso cui la legna perde umidità fino a raggiungere un livello ottimale per bruciare in modo efficiente, pulito e sicuro. La legna fresca o “verde” contiene molta acqua interna, il che causa fumo in eccesso, minore resa termica e possibile formazione di creosoto nelle canne fumarie.

Quindi la domanda che molti si pongono è: qual è la legna che stagiona prima? E quali tipi di legno richiedono più tempo? In questo articolo lo scopriremo andando ad analizzare le diverse tipologie di legna e i loro tempi medi di stagionatura.

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Tipi di legna che stagiona prima: legni duri vs teneri

La prima grande distinzione da fare è tra legni duri (hardwood) e legni teneri (softwood):

Legni teneri (softwood)

I legni teneri provengono in genere da conifere come pino, abete o larice. Questi:

  • → si stagionano più rapidamente, perché sono meno densi e l’acqua interna può evaporare più facilmente;

  • → sono ideali per accendere rapidamente il fuoco o per “legna d’accensione”;

  • → tuttavia bruciano più velocemente e producono meno calore per unità di volume rispetto ai legni duri.

Esempi di legni teneri che stagionano prima:

  • Pino

  • Abete

  • Larice

  • Possibile tempo di stagionatura: circa 6–12 mesi (anche meno in condizioni ideali)

Legni duri (hardwood)

I legni duri, come quercia, faggio, frassino, olmo o carpino, sono molto più densi e pesanti. Queste caratteristiche fanno sì che:

  • → richiedano un tempo di stagionatura significativamente maggiore;

  • → una volta ben stagionati brucino più a lungo e con maggior potere calorifico;

  • → siano ideali per riscaldare in modo continuo e prolungato.

Esempi di legni duri e i loro tempi tipici:

  • Faggio e quercia: circa 18–24 mesi

  • Frassino, olmo: 12–18 mesi

  • Betulla (un legno duro “più leggero”): 6–12 mesi

In parole semplici: i legni teneri stagionano prima dei legni duri perché sono meno compatti e consentono all’umidità interna di evaporare più velocemente.

Qual è la legna che scalda di più nel camino?


Perché la stagionatura cambia così tanto i tempi

La stagionatura dipende da quanta acqua il legno contiene e dalla sua densità interna. I legni con molta acqua e tessuto denso devono impiegare più tempo prima di raggiungere un contenuto di umidità inferiore al 20%, che è la soglia ottimale per bruciare bene.

Altri fattori che influenzano i tempi di stagionatura sono:

  • Clima locale: in zone umide la stagionatura può richiedere più tempo.

  • Ventilazione: pile di legna ben arieggiate asciugano più velocemente.

  • Esposizione solare: luce e calore accelerano l’evaporazione.

  • Dimensione dei pezzi: pezzi più piccoli / spaccati asciugano più rapidamente.

La legna che riscalda più a lungo


Esempi pratici di tempi di stagionatura

Tipo di legna Categoria Tempo medio di stagionatura
Pino / Abete Tenero ~6–12 mesi
Betulla Legno duro “leggero” ~6–12 mesi
Frassino / Olmo Legno duro ~12–18 mesi
Faggio / Quercia Legno duro ~18–24 mesi

Ricorda che questi sono valori indicativi, e in condizioni di stagionatura ottimale (aria, sole, buona ventilazione) possono variare leggermente.


Legna che stagiona prima: la classifica

Se l’obiettivo è avere legna pronta per bruciare il più presto possibile, i migliori candidati sono i legni teneri, in particolare:

  1. Pino

  2. Abete

  3. Larice

  4. Betulla (anche se è un legno duro, asciuga più velocemente rispetto ad altri duri)

Queste specie diventano utilizzabili più rapidamente e possono essere ottime per accensioni veloci o focolari frequenti. Tuttavia, se l’obiettivo principale è riscaldare a lungo e con maggiore resa termica, allora conviene orientarsi verso legni duri bene stagionati.


Consigli per accelerare la stagionatura

Ecco alcune tecniche che aiutano davvero a fare stagionare bene la legna:

Spaccare i tronchi subito

Dividere la legna in pezzi di dimensioni più piccole aumenta la superficie di evaporazione e accelera il processo.

Impilare correttamente

Una catasta ordinata con spazio tra i pezzi permette all’aria di circolare liberamente.

Tenere la legna sollevata

Non metterla direttamente a contatto con il terreno: usa pallet o assi.

Un telo sopra va bene, ma non avvolgere completamente: serve aria!


Legna che stagiona prima

In generale, la legna che stagiona prima è quella tenera, come pino e abete, seguita da legni duri più leggeri come betulla.
I legni duri come faggio e quercia richiedono più tempo, ma offrono un potere calorifico più elevato e bruciano più a lungo.
Una buona stagionatura (umidità <20%) è fondamentale per risparmiare energia, ridurre fumo e aumentare l’efficienza del fuoco.

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