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Pagamenti, non accettare monete da 1 e 2 centesimi è legale?

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Non accettare monete da 1 e 2 centesimiSi può non accettare monete da 1 e 2 centesimi?

Sebbene la produzione delle monete da 1 e 2 centesimi sia terminata dal 2018, in Italia mantengono ancora la loro validità come valuta corrente. Questo implica che, teoricamente, dovrebbero essere accettate per i pagamenti in contanti. Tuttavia, l’implementazione delle politiche di arrotondamento sui prezzi finali, insieme alla normativa europea che pone un limite al numero di monete utilizzabili in un singolo pagamento, ha generato confusione.

È legale per i commercianti non accettare più monete da 1 e 2 centesimi? La risposta a questa domanda è sì, con alcune limitazioni. Secondo la legge italiana, ognuno ha l’obbligo di accettare le monete euro, tuttavia, c’è un limite al numero di monete che possono essere utilizzate in una transazione.

In particolare, l’articolo 11 del Regolamento europeo 974-98 stabilisce che nessuna parte è obbligata ad accettare più di 50 monete in una singola transazione. Questo significa che un commerciante può rifiutare legalmente di accettare un pagamento se questo supera il limite di 50 monete, indipendentemente dal loro valore nominale.

I CENTESIMI DI EURO DIVENTATI RARI E DI VALORE

Non accettare monete da 1 e 2 centesimi è legale?

La mancata accettazione di monete legalmente riconosciute nello Stato prevede delle ripercussioni. In base all’articolo 650 del codice penale, chiunque declini di accettare monete legalmente valide potrebbe essere passibile di multe amministrative che arrivano fino a 30 euro.

Tuttavia, è importante notare che il rifiuto di accettare queste monete deve essere segnalato in modo chiaro e visibile al cliente prima della transazione. Se ciò non avviene, il commerciante potrebbe essere soggetto a sanzioni.

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