19 Aprile 2024 21:23

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La diversa efficienza energetica di camini aperti/chiusi, stufe a legna/pellet e caldaie

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Apparecchi domestici per la combustione della legna
Le caldaie a legna non richiedono la certificazione obbligatoria, al contrario di stufe e caminetti e canne fumarie, ma tutti gli apparecchi devono essere dotati di libretto di impianto nel quale vengono riportate manutenzione ordinaria e straordinaria, operazioni di installazione e rendimento di combustione.

EFFICIENZA ENERGETICA – Esprime la capacità degli apparecchi di utilizzare il calore che la legna è in grado di produrre ed è espressa dal rapporto percentuale fra l’energia fornita dall’apparecchio e l’energia bruciata nella camera di combustione.

CAMINO APERTO – L’apparecchio più semplice e che ha risentito meno dell’evoluzione tecnologica. Si tratta di una camera di combustione con una larga apertura verso il locale nel quale si trova, direttamente collegata al camino. A riscaldare è il calore prodotto dal fuoco, senza passare per tubi di distribuzione di acqua o aria calda. Sono apparecchi a bassa efficienza energetica (15%) e che producono emissioni inquinanti maggiori rispetto agli altri apparecchi.

CAMINO CHIUSO – Vengono installati sia come strutture a sé stanti che collocate all’interno di un camino aperto preesistente. Rispetto al camino aperto l’apertura verso il locale è chiusa da porte, aumentando temperatura nella camera di combustione ed efficienza energetica. Dispongono inoltre di aperture che permettono all’aria di entrare e negli apparecchi più moderni posseggono anche valvole di regolazione automatica. Hanno mediamente un’efficienza energetica che pari al 55%., ma gli apparecchi più validi raggiungono l’84%, riducendo parecchio anche le emissioni inquinanti.

STUFE A LEGNA – Hanno un focolare chiuso che, in alcuni casi, non inviano direttamente il fumo alla canna fumaria, ma lo fanno transitare nei tubi contenuti nella stufa che cedono il calore dei fumi all’ambiente. Hanno aperture che consentono di far entrare l’aria nella camera di combustione, ma se la legna inserita è troppa rispetto all’aria che entra, la stufa non brucia correttamente e produce molte sostanze inquinanti. Ottimizzando le prese d’aria e la geometria della camera di combustione sono stati ottenuti miglioramenti nelle prestazioni delle stufe che, se tradizionale ha normalmente un rendimento del 45%, ma se moderna raggiunge l’84%.

STUFE A PELLET – Non bruciano legna, ma il combustibile ricavato dalla segatura essiccata e compressa in piccoli cilindri. Un materiale meno umido, più omogeneo e che quindi bruciato meglio. Inoltre il pellet arriva automaticamente ed efficientemente nella camera di combustione, grazie al dispositivo di carico regolato in base all’esigenza di calore. Queste stufe raggiugono prestazioni molto superiori a quelle tradizionali: l’efficienza media è sul 70%, ma i migliori apparecchi raggiungono anche il 94%, producendo bassissime quantità di polveri e inquinanti.

CALDAIE – Apparecchi con potenza più elevata rispetti agli altri si utilizzano per scaldare l’acqua poi utilizzata dall’impianto di riscaldamento. Funzionano a ciocchi di legna, ma con pellet o legno cippato (e alimentazione automatica) si raggiunge un livello di efficienza maggiore.

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