Scopri la Barcellona della Valtellina: un borgo unico dove sorge un castello fiabesco che ricorda le visioni di Gaudí.
La Barcellona della Valtellina è un soprannome che incuriosisce e affascina, soprattutto quando si scopre che si riferisce a un piccolo borgo montano capace di custodire un’opera dal carattere quasi magico.
A Grosio, infatti, la creatività di un uomo ha dato vita a una costruzione sorprendente, una sorta di giardino verticale che rimanda alle atmosfere sognanti di Barcellona.
Non si tratta di un richiamo forzato, ma di un’eco reale, fatta di archi, mosaici, forme morbide e dettagli che sembrano usciti dall’immaginazione di un visionario.
Barcellona della Valtellina, storia di un sogno scolpito nella roccia
Il cuore di questa storia è Nicola Di Cesare, un ex ferroviere di origini abruzzesi che più di quarant’anni fa decise di trasformare la parete rocciosa dietro la sua casa in qualcosa di unico. Senza definirsi artista, mosso soprattutto da passione e pazienza, iniziò un lavoro che con il tempo ha assunto la forma di un vero castello fiabesco. Di Cesare ha modellato pietra dopo pietra, inserendo sculture, decorazioni e giochi architettonici che richiamano lo stile di Gaudí. Il risultato è un’opera che sorprende chiunque la osservi.
Di Cesare ha raccolto frammenti di vetro, ceramiche rotte, conchiglie, piccoli oggetti dimenticati e persino fanali d’auto, trasformandoli in superfici luminose che decorano ogni angolo del giardino verticale. Le scalinate in pietra, ben 207 gradini, conducono il visitatore verso terrazze nascoste, archi modellati a mano, grotte artificiali e parapetti decorati.

Barcellona della Valtellina, storia di un sogno scolpito nella roccia – valtellinamobile.it – credit instagram
Fiori e piante accompagnano i visitatori lungo i passaggi, inserendosi tra gli archi e le curve della costruzione come se fossero parte del progetto originario. È questa fusione spontanea tra pietra, colore e vegetazione a rendere la visita un’esperienza immersiva, quasi fuori dal tempo. Tra un gradino e l’altro si trovano frasi e detti popolari.
Il castello si trova nel centro di Grosio, in via Rovaschiera. È bene ricordare che si tratta di un’abitazione privata, ma il suo creatore solitamente accoglie con piacere chi desidera scoprire la sua opera. La visita è gratuita, ma è sempre necessario contattarlo in anticipo per concordare l’accesso.
Dopo aver visitato questo sorprendente angolo di fantasia, vale la pena esplorare Grosio, un borgo ricco di storia e testimonianze antiche. Poco distante si trovano il Castello di San Faustino e il Castello Nuovo, due fortezze che dominano il paese e offrono uno sguardo suggestivo sulla storia del territorio.

La Barcellona della Valtellina, un borgo magico che sembra uscito dai sogni di Gaudí - valtellinamobile.it - credit instagram









