Territorio

Il villaggio di pietra che non conosce le auto

il villaggio di pietra che non conosce le auto

Nel cuore della provincia di Sondrio, nella splendida cornice della Val Codera (una valle laterale della più nota Valchiavenna), si trova un luogo che sembra uscito da un racconto: il borgo di Codera. È un borgo davvero speciale, perché è uno degli ultimi abitati alpini che non è raggiungibile in auto: nessuna strada carrozzabile, solo sentieri, natura, pietra e montagna. 
In questo articolo ti porto a scoprirlo: la sua storia, come è fatto, come arrivarci e perché merita davvero una visita.


Dove si trova e come arrivarci

Codera è situata nella Val Codera, che si trova nella provincia di Sondrio (Lombardia). 
Per raggiungerla:

  • Devi arrivare al fondovalle, tipicamente partendo da Novate Mezzola, oppure da altri punti accesso alla valle.

  • Da lì inizia un sentiero che sale nella valle, con dislivello e mulattiere.

  • Il borgo non è collegato da strada per auto: l’accesso è solo pedonale (o attraverso mezzi tradizionali di montagna) e la sua assenza di strada lo rende unico.

Questo tipo di accesso lo rende perfetto per chi cerca un’esperienza autentica, “fuori dal tempo”, lontano dal turismo di massa. Preparati però ad una passeggiata e a portarti acqua, scarpe da trekking e un minimo di preparazione.


Caratteristiche del borgo

  • Le abitazioni sono in gran parte in pietra, spesso con tetti o elementi tradizionali in pietra locale, segno dell’architettura alpina tipica della zona.

  • Il borgo conserva una forte atmosfera di montagna autentica: boschi, campi terrazzati, muretti a secco, mulattiere che collegano le diverse parti della valle.

  • Non è un borgo turistico “commerciale” nel senso moderno: i servizi sono limitati, l’accesso è più faticoso, ma proprio per questo la bellezza è genuina.

  • Anche se l’accessibilità è ridotta, il borgo è abitato tutto l’anno da poche persone (rifugisti, pastori, persone che hanno scelto di restare).


Storia e valore culturale

La Val Codera e il borgo di Codera raccontano una lunga storia di vita montana: l’uomo che si rapporta alla montagna, alle pietre, ai boschi, ai pascoli.
Nel passato, la valle era più popolata, con attività tradizionali come la coltivazione dei terrazzamenti, la lavorazione della pietra, l’alpeggio. Oggi la popolazione è molto ridotta, ma permane una comunità che tiene viva la valle.
Interessante sottolineare: la mancanza di strada non è soltanto un limite logistico, ma anche un elemento che ha contribuito a preservare l’autenticità del borgo.

“Questo posto esiste davvero … l’unico rumore che senti è quello dei tuoi passi sulla pietra o lo scrosciare dell’acqua tra i boschi.”

Questa atmosfera lo rende un patrimonio non solo paesaggistico, ma anche umano e culturale.


Cosa vedere e fare

Visitare Codera significa più che “fare turismo”: è un’esperienza da vivere con lentezza, rispetto, curiosità.
Ecco alcune cose da non perdere:

  • Il borgo stesso: cammina tra le case in pietra, esplora i vicoli, ammira i muretti a secco e i sentieri che si inerpicano attorno.

  • Le mulattiere della valle: il percorso per arrivarci è già parte dell’esperienza, con momenti panoramici, attraverso boschi e radure.

  • Apprendere la storia della valle: dalle cave di pietra, dai terrazzamenti, dalla vita tradizionale alpina.

  • Escursioni nei dintorni: dalla valle si possono avviare percorsi verso rifugi, vette, luoghi più remoti di montagna. Codera diventa “base” per chi ama la montagna autentica.

  • Rallentare, stare all’ombra, ascoltare il silenzio: non ci sono orari frenetici, servizi ovunque o traffico. È il piacere della montagna pura.


Motivazioni per sceglierlo

Perché visitare Codera? Ecco alcuni motivi:

  • Vuoi un’esperienza autentica, lontana dal turismo di massa.

  • Ami la montagna, sei disposto a camminare un po e accetti che i servizi siano limitati.

  • Ti affascinano i borghi in pietra, la storia alpina, lo scenario montano incontaminato.

  • Cerchi un “ritorno” ai ritmi lenti, al silenzio, alla natura.

  • Vuoi scoprire un angolo poco conosciuto della provincia di Sondrio.


Qualche consiglio pratico

  • Scarpe da trekking: indispensabili.

  • Acqua e snack: i servizi nel borgo sono limitati.

  • Controlla il meteo: in montagna le condizioni possono cambiare.

  • Parti presto se vuoi tornare con calma: l’accesso è pedonale, richiede tempo.

  • Rispetta l’ambiente: non lasciare rifiuti, mantieni il silenzio, scegli percorsi segnalati.

  • Verifica gli orari o la stagione: alcune attività o rifugi potrebbero essere stagionali.

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