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I lavori che gli svizzeri non possono accettare: gli stipendi

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i lavori che gli svizzeri non possono accettareNegli ultimi anni, il fenomeno del lavoro frontaliero in Svizzera ha assunto proporzioni sempre più rilevanti, soprattutto nelle regioni di confine come il Ticino. La presenza di lavoratori provenienti dall’Italia, ma anche dalla Francia e dalla Germania, ha sollevato numerose questioni relative ai tipi di lavoro svolti e al livello delle retribuzioni offerte. In questo articolo analizzeremo quali sono i lavori svolti dai frontalieri, quali sono i settori maggiormente interessati e perché molti di questi ruoli non vengono più ricoperti dai residenti svizzeri.

Perché i residenti svizzeri non accettano questi lavori?

La risposta è semplice: il livello degli stipendi. Gli svizzeri e i residenti preferiscono non accettare determinate posizioni perché le retribuzioni offerte non sono sufficienti a coprire il costo della vita elevato in Svizzera. D’altro canto, i frontalieri, pur percependo stipendi più bassi rispetto alla media svizzera, possono comunque godere di un buon potere d’acquisto grazie al costo della vita inferiore nel loro paese di residenza.

Vediamo nel dettaglio quali sono questi lavori e quanto vengono pagati.

I lavori più comuni svolti dai frontalieri

  1. Settore della ristorazione e dell’ospitalità
    • Ruoli principali: Camerieri, cuochi, baristi, addetti alle pulizie.
    • Stipendio medio mensile: Tra i 2.800 e i 4.000 CHF.
    • Perché non vengono accettati dai residenti svizzeri: Gli stipendi offerti per queste posizioni non permettono di vivere dignitosamente in Svizzera, soprattutto in città come Zurigo o Ginevra, dove il costo della vita è particolarmente elevato. Per i frontalieri, invece, questi stipendi possono rappresentare un’opportunità interessante, soprattutto considerando che molti di loro rientrano in Italia a fine giornata o fine settimana, dove il costo della vita è inferiore.
  2. Settore della produzione e della logistica
    • Ruoli principali: Operai di fabbrica, magazzinieri, carrellisti, addetti alla produzione.
    • Stipendio medio mensile: Tra i 3.500 e i 4.500 CHF.
    • Perché non vengono accettati dai residenti svizzeri: Le condizioni di lavoro spesso sono pesanti e le retribuzioni, pur essendo più alte rispetto a quelle italiane per lavori simili, non sono sufficienti a coprire le spese quotidiane di un residente svizzero, che deve far fronte a costi abitativi e di vita molto elevati.
  3. Settore sanitario e assistenziale
    • Ruoli principali: Infermieri, assistenti sanitari, operatori socio-sanitari (OSS).
    • Stipendio medio mensile: Tra i 4.000 e i 5.500 CHF.
    • Perché non vengono accettati dai residenti svizzeri: Anche se le retribuzioni sono superiori alla media italiana, molti residenti svizzeri ritengono che il rapporto tra carico di lavoro e stipendio non sia adeguato. Inoltre, gli svizzeri spesso cercano condizioni lavorative più flessibili e con meno stress, cosa che nel settore sanitario, soprattutto con la pandemia di COVID-19, è diventata difficile da trovare.
  4. Settore dell’edilizia
    • Ruoli principali: Muratori, carpentieri, elettricisti, idraulici.
    • Stipendio medio mensile: Tra i 4.000 e i 5.500 CHF.
    • Perché non vengono accettati dai residenti svizzeri: Lavorare nell’edilizia in Svizzera è particolarmente duro a causa delle condizioni climatiche e dell’elevato standard qualitativo richiesto. Molti residenti preferiscono occupazioni meno faticose, nonostante gli stipendi offerti siano interessanti, soprattutto rispetto al settore edile italiano.
  5. Settore dei servizi alla persona
    • Ruoli principali: Colf, badanti, babysitter.
    • Stipendio medio mensile: Tra i 2.500 e i 3.500 CHF.
    • Perché non vengono accettati dai residenti svizzeri: Questi lavori, che richiedono grande disponibilità e flessibilità oraria, sono spesso poco remunerativi in relazione al costo della vita in Svizzera. Per un frontaliere, invece, rappresentano un’opportunità di guadagno interessante, soprattutto se si considera che il costo della vita nel proprio paese di origine è notevolmente inferiore.

Il dibattito sul dumping salariale

Una delle critiche più frequenti mosse alla presenza dei frontalieri in Svizzera è quella del dumping salariale. Molti sostengono che i datori di lavoro svizzeri tendano a preferire i frontalieri proprio perché disposti ad accettare stipendi più bassi rispetto ai residenti. Questo, a lungo andare, può contribuire a tenere basse le retribuzioni di determinati settori, rendendo ancora più difficile per i residenti accettare questi lavori.

D’altro canto, i datori di lavoro sottolineano come i frontalieri siano una risorsa essenziale per il mercato del lavoro svizzero, soprattutto in settori dove è difficile trovare manodopera locale. Senza i frontalieri, molti settori dell’economia elvetica rischierebbero di entrare in crisi per mancanza di personale.

I frontalieri svolgono un ruolo fondamentale nell’economia svizzera, ricoprendo posizioni che altrimenti rimarrebbero vacanti. Sebbene gli stipendi che ricevono siano inferiori alla media svizzera, sono comunque superiori rispetto a quelli offerti in Italia per lavori simili, il che rende questa situazione vantaggiosa per loro. Tuttavia, il fenomeno del lavoro frontaliero solleva importanti questioni etiche ed economiche che necessitano di essere affrontate, per garantire che tutti i lavoratori, frontalieri o residenti, possano beneficiare di condizioni di lavoro eque e sostenibili.

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