Esistono una serie di 200 fotografie che sono state esposte a Silandro (centro principale della Val Venosta) in occasione del centenario. Una volta occupata si misero all’opera e realizzarono due baracche in legno all’interno di un crepaccio nello spesso ghiacciaio che all’epoca ricopriva la vetta, raggiungibili mediante tunnel nel ghiaccio che scavarono appositamente. Una di queste baracche (l’altra probabilmente è crollata senza che nessuno se ne fosse accorto), dopo l’inizio degli anni 2000, ha iniziato ad affiorare e, nell’estate del 2015 è completamente emersa finendo sotto gli occhi degli studiosi. Serve specificare un dettaglio: in molti giornali travisarono ed affermarono con una certa ignoranza che fosse tornata alla luce perché all’epoca c’era meno neve e quindi mettendo in qualche modo in discussione i cambiamenti climatici. Mai affermazione fu più sbagliata in quanto è emersa proprio in correlazione ai cambiamenti climatici in atto, essendo costruita nel ghiacciaio a diversi metri di profondità e, ritirandosi (anzi estinguendosi) è stata riportata alla luce.
Marco Trezzi
Grande Guerra: Arnaldo Berni, uno dei più giovani capitani della Grande Guerra