Cronaca

Lanzada, riaperta la strada dopo la frana: transito con limitazioni

frana valtellina

Frana Valtellina – È stato riaperto questa mattina il tratto di circa un chilometro e mezzo di strada che collega Tornadri a Le Prese, chiuso dall’11 novembre scorso a seguito di un significativo distacco di materiale roccioso. La riapertura avviene però con importanti restrizioni.

Il transito è consentito esclusivamente ai residenti e agli affittuari di Le Prese, oltre che alle persone che possono dimostrare esigenze lavorative. L’area, infatti, ospita laboratori di cavatori, la miniera Imi Fabi, cave di serpentino utilizzate dalle aziende locali e un’azienda agricola.

In presenza di pioggia, neve o condizioni meteorologiche avverse, la circolazione viene immediatamente sospesa e non potrà essere ripristinata prima che siano trascorse almeno 24 ore. A tutela della sicurezza, l’amministrazione comunale ha installato un semaforo in prossimità del corpo della frana: in caso di pericolo il segnale scatta automaticamente sul rosso, imponendo l’alt ai veicoli in transito.

Aggiornamento 14 novembre 2025

Frana Valtellina – In data 11 novembre 2025, alle ore 08:15 circa, si è verificato un movimento franoso che ha causato il distacco di materiale verso valle nell’area denominata “Galleria Artificiale”, raggiungendo la zona prossima alle abitazioni situate in località Tornadri e aggravando ulteriormente la situazione di rischio per l’incolumità pubblica e privata;

A seguito dell’evento è stato effettuato un sopralluogo aereo, con mezzi del Corpо Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, alla presenza del Geologo, durante il quale è stata confermata la presenza di materiale instabile sia sulla parete oggetto del distacco sia lungo il versante, nonché la concreta possibilità di ulteriori crolli;

In data 13 novembre 2025 il Geologo ha effettuato un nuovo sopralluogo lungo il tratto interessato, insieme ai rappresentanti delle imprese individuate per i primi interventi di disgaggio e pulizia;

Dal sopralluogo è emersa la presenza di materiale fortemente instabile, la cui rimozione e messa in sicurezza verranno effettuate nei prossimi giorni tramite un intervento urgente affidato a ditte specializzate, anche in considerazione dell’imminente stagione invernale e del possibile peggioramento delle condizioni meteorologiche;

L’area potenzialmente interessata da nuovi crolli è stata individuata dal geologo tramite apposita planimetria, con delimitazione delle zone di pericolosità;

L’area comprendente le zone di rischio include, tra l’altro, anche le pertinenze del Bar Solero (di proprietà comunale) e la stalla dei F.lli Nana, censita catastalmente al Foglio 16, mappali 490 e 531;

L’evolversi della situazione rende necessario rettificare l’ordinanza n. 9/2025 e adottare un nuovo provvedimento contingibile e urgente che confermi la chiusura della strada istituisca le suddette “zone di sicurezza”:

Si conferma la chiusura totale, veicolare e pedonale, della strada Tornadri Franscia nel tratto interessato dal movimento franoso e fino al completamento dei lavori di disgaggio e messa in sicurezza del materiale instabile presente sul versante;

Si istituiscono le “Zone di Sicurezza” e le aree ad alto rischio,

Divieto assoluto di accesso a tutte le aree evidenziate nella planimetria (zona rossa, zona arancione e zona gialla) a chiunque non espressamente autorizzato, a decorrere dalla data odierna e fino al termine delle operazioni di disgaggio e messa in sicurezza del versante, fatta eccezione per il personale tecnico autorizzato;

A riferirlo Laprovinciaunicatv.it

A Lanzada la situazione resta critica dopo il grande distacco di martedì mattina, che ha fatto precipitare a valle quasi 3.000 metri cubi di materiale, devastando la strada comunale sopra Tornadri e Le Prese. Il tracciato risulta gravemente danneggiato per circa 200 metri, con parapetti e più tornanti compromessi. Nessuna persona è rimasta coinvolta, grazie alla chiusura preventiva disposta dal Comune, ma i danni sono ingenti.

I sopralluoghi hanno evidenziato la presenza di altro materiale instabile, circa mille metri cubi, che richiede interventi immediati di disgaggio. Il Comune conta di avviare già nei prossimi giorni le prime operazioni, finanziate in parte dai 100 mila euro messi a disposizione dalla Regione, sebbene la somma sia solo una base rispetto all’entità dell’emergenza.

Frana Valtellina

L’obiettivo prioritario è riaprire la strada fino a Le Prese, dove vivono tre famiglie e operano le attività minerarie Imi Fabi e Marmi Mauri, attualmente irraggiungibili. Per ripristinare questo tratto si stimano circa dieci giorni di lavoro.

Molto più complesso, invece, il ripristino della strada verso Franscia. In questa zona, completamente isolata, risiedono sette persone e si trovano strutture ricettive e attività di cava. I danni risultano tali da richiedere una ricostruzione di interi segmenti di carreggiata e una lunga fase progettuale. La riapertura è realisticamente rinviata alla primavera, dopo l’esecuzione del disgaggio e la bonifica dell’intero versante.

Il quadro è reso ancora più delicato dal fatto che i sensori installati lo scorso anno avevano già registrato movimenti sospetti nei giorni precedenti al distacco. Il Comune sottolinea comunque che il crollo spontaneo ha evitato la necessità di interventi di demolizione controllata, pur trattandosi di un evento di grande portata.

Ieri, in via precauzionale, i vigili del fuoco del nucleo Nbcr di Milano hanno svuotato il serbatoio di Gpl del campo sportivo di Tornadri, già colpito da un masso. L’accesso alla strada verso l’alta quota resta completamente interdetto.

Frana Valtellina

LE OFFERTE DI OGGI

Ricevi le news con WhatsApp
Telegram Messenger Instagram

Change privacy settings
×