Esenzione canone RAI
Il canone Rai 2025 torna da 90 euro.
Si tratta di uno dei tributi che gli italiani, secondo i sondaggi, pagano meno volentieri, per usare un eufemismo.
DAL 2016 – Se fino al 2016 l’evasione sul contributo destinato ai canali pubblici era molto alta, prima che entrasse in vigore la legge ha introdotto la presunzione senza deroghe alla detenzione di apparecchi televisivi legandola alla presenza di un’utenza elettrica a scopo residenziale nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica, altrettanto lo è oggi la percentuale di cittadini che vorrebbero liberarsene.
NORMATIVA – Senza entrare nel merito dei motivi, sicuramente legati anche all’utilizzo delle piattaforme tv a pagamento, è ancora poco conosciuta la normativa che permette di non versare il canone Rai e quindi disdirlo.
CONDIZIONI OBBLIGO – Innanzi tutto è una tassa ed è quindi obbligatorio pagarla. Non c’è alcun legame con il fatto di vedere e/o apprezzare o meno i canali Rai. Anzi, se la televisione resta spenta e inutilizzata non cambia nulla. Si deve pagare. La condizione che fa scattare l’obbligo del pagamento è infatti di avere in casa un televisore o un altro dispositivo atto alla ricezione di canali televisivi tramite digitale terrestre o satellite.
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Come non pagare il canone Rai 2025
La normativa prevede alcune specifiche esenzioni per determinate categorie di cittadini:
- Anziani con basso reddito: i cittadini che hanno compiuto 75 anni e con un reddito familiare complessivo non superiore a 8.000 euro annui possono richiedere l’esenzione totale.
- Chi non possiede apparecchi televisivi: chi non detiene un televisore può dichiararlo attraverso una dichiarazione sostitutiva di non detenzione, che deve essere rinnovata ogni anno.
- Diplomatici e militari stranieri: i funzionari diplomatici e consolari, nonché il personale militare straniero, possono beneficiare dell’esenzione se provenienti da Stati che garantiscono lo stesso trattamento ai cittadini italiani.
Esenzioni per seconde case e attività pubbliche
Il Canone Rai si applica solo una volta per nucleo familiare e riguarda esclusivamente l’abitazione principale. Per le seconde case, anche se dotate di televisore, non è previsto alcun addebito, purché il titolare della bolletta sia lo stesso della residenza principale.
Diversa è la situazione per gli esercizi pubblici, come hotel, bar e ristoranti. Questi sono tenuti a pagare un “canone speciale” calcolato in base al numero di apparecchi televisivi presenti e alla tipologia di attività svolta, solitamente più alto rispetto al canone domestico.
Come richiedere l’esenzione?
Chi ha diritto all’esenzione deve inviare una dichiarazione sostitutiva utilizzando il modulo disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La trasmissione può avvenire tramite:
- Portale online: accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate con SPID, CIE o CNS.
- Posta: inviando il modulo compilato insieme a una copia del documento d’identità all’indirizzo indicato nelle istruzioni.
- CAF o intermediari abilitati: rivolgendosi a professionisti per garantire una corretta gestione della pratica.
Scadenze per l’invio della domanda di esenzione
Per ottenere l’esenzione per l’intero anno, la dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio 2025.
Se invece la domanda viene inviata entro il 30 giugno 2025, l’esenzione sarà valida solo per il secondo semestre dell’anno. È importante rispettare le scadenze e conservare una copia della documentazione inviata per eventuali verifiche future.
Come disdire l’abbonamento?
Chi non possiede più un televisore o decide di dismetterlo può richiedere la cessazione del Canone Rai compilando una dichiarazione sostitutiva di non detenzione. Questa può essere inviata seguendo le stesse modalità previste per l’esenzione.
In caso di cambio di residenza o di intestatario della bolletta elettrica, è necessario verificare che il nuovo intestatario non riceva un doppio addebito. Eventuali variazioni devono essere comunicate tempestivamente all’Agenzia delle Entrate.
MODULO – L’esenzione non è automatica, ma va sempre richiesta, ogni anno, inviando all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva (scarica il modello) in cui si chiede l’esenzione e si dichiara in quale delle categorie riportate si rientra.