Curiosità

Riscaldamento domestico: l’errore comune che aumenta la bolletta

Errore riscaldamento

Errore riscaldamentoCome un errore comune nel riscaldamento domestico può far aumentare drasticamente i consumi (e cosa fare per evitarlo).


L’errore col riscaldamento più comune

Spesso, nella convinzione di risparmiare, si tende a spegnere completamente il riscaldamento durante la giornata — per esempio se si va a lavorare o si esce. Sembrerebbe logico: “non serve riscaldare una casa vuota!”. Tuttavia, questa strategia può essere controproducente.

Perché? Quando la caldaia viene riattivata, l’energia necessaria per portare le pareti, l’aria interna e gli arredi di nuovo a temperatura di comfort è molto maggiore rispetto a quella richiesta per mantenere una temperatura costante, anche se più bassa.

In pratica: si spende più gas/energia per “riscaldare da zero” che per “tenere un fuoco acceso” a bassa intensità — trasformando un tentativo di risparmio in uno spreco.


Alcuni “miti” da sfatare sulle modalità di uso dell’impianto

Altri errori ricorrenti da evitare, che peggiorano l’efficienza del riscaldamento:

  • Impostare la caldaia o la “flow‑temperature” troppo alta: molti impianti restano impostati su valori massimi (es. 80 °C), anche quando non serve, aumentando inutilmente i consumi.

  • Termostato (o crono‑termostato) gestito male: cambiare continuamente la temperatura, usare impostazioni troppo elevate, o non sfruttare un timer/programma può aumentare i costi.

  • Cattiva coibentazione o dispersioni termiche: pareti, finestre, serramenti vecchi o spifferi rendono molto più difficile mantenere il calore — e far “lavorare” di più la caldaia.

  • Mancata manutenzione dell’impianto: caldaia vecchia, filtri sporchi o bollitori e tubazioni non isolati possono ridurre l’efficienza e aumentare i consumi.


Errore riscaldamento

Per evitare sprechi e ottimizzare consumi, valuta questi accorgimenti:

  • Imposta una temperatura stabile e moderata: mantenere il riscaldamento su un livello basso-costante (es. 16–17 °C quando non sei in casa) è spesso più efficiente che spegnerlo del tutto, e al momento del ritorno basterà poco per raggiungere il confort.

  • Regola la temperatura dell’acqua che la caldaia manda ai termosifoni: se possibile, abbassa la “flow temperature” a valori più efficienti compatibili con il comfort domestico.

  • Migliora l’isolamento della casa: finestre, porte, pareti e serramenti ben isolati limitano le dispersioni termiche e aiutano a mantenere il calore.

  • Programma il riscaldamento con un termostato smart o crono‑termostato: in questo modo l’impianto si accende solo quando serve, in base ai tuoi orari, evitando sprechi inutili.

  • Effettua manutenzione regolare: controlli periodici della caldaia, pulizia filtri e attenzione a tubazioni e bollitori isolati aumentano l’efficienza del sistema.


Riscaldare male costa più che non riscaldare

Se c’è una lezione importante da ricavare: l’intento di risparmiare spegnendo il riscaldamento può essere controproducente. Spesso comporta un consumo maggiore di gas o energia rispetto a un uso più costante e attento dell’impianto.

Il vero risparmio viene da efficienza: temperature controllate, isolamento termico, manutenzione e buon uso degli impianti.

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