Come risparmiare sul riscaldamento – Non esiste una risposta “universale” che vada bene per tutti, perché la scelta tra mantener acceso il riscaldamento con termostato costante oppure accenderlo solo quando serve dipende da diversi fattori (tipo di impianto, isolamento, abitudini, clima).
Termostato costante vantaggi e limiti
I possibili vantaggi
-
Se il tuo impianto è a bassa temperatura (come molte caldaie a condensazione o riscaldamenti moderni), mantenerlo acceso a temperatura moderata tutto il giorno può essere efficiente: non richiede grandi sbalzi termici e l’impianto lavora in modo stabile.
-
In abitazioni con pessimo isolamento termico o con dispersioni elevate, spegnere e riaccendere spesso significa consumare molto più gas/energia per “riscaldare da zero”. Mantenere una temperatura minima costante può evitare questi sprechi.
-
Se passi molto tempo in casa (smart working, vita domestica, etc.), avere un clima stabile può garantire comfort continuo senza dover aspettare che la casa si riscaldi ogni volta.
I limiti e le “bufale” da sfatare
-
Se il riscaldamento resta sempre acceso — anche di notte o quando non c’è nessuno — e senza un buon isolamento, spesso si spende di più: il calore si disperde e l’impianto cerca continuamente di mantenere la temperatura.
-
Non esiste consenso scientifico forte che dimostri che un set‑point fisso sia sempre più efficiente: secondo una review internazionale, non ci sono prove solide sul fatto che controlli termici standard portino a risparmi energetici certi.
-
In molti casi, mantenere costante la temperatura significa “pagare per calore che non serve”, soprattutto se la casa resta vuota molte ore.
Accendere il riscaldamento solo quando serve — pro e contro
Quando conviene spingere il pulsante “on” solo quando necessario
-
Se sei fuori casa la maggior parte della giornata (lavoro, impegni, ecc.), riscaldare solo nelle fasce in cui sei a casa ti permette di risparmiare energia e denaro.
-
Con un termostato programmabile o “smart”, puoi impostare accensioni automatiche “su misura”: per esempio prima di tornare dal lavoro, o al mattino — così la casa è calda quando serve, senza sprechi.
-
Abbassare la temperatura anche solo di qualche grado (quando non sei in casa o di notte) si traduce quasi sempre in un risparmio energetico senza sacrificare troppo il comfort.
Gli aspetti da considerare
-
Se l’abitazione perde calore rapidamente (scarsa coibentazione), spegnere il riscaldamento può significare che, al ritorno, la casa è fredda e l’impianto deve “lavorare di più” per riscaldarla → consumi e tempo aumentano.
-
Alcuni sistemi (specialmente quelli più “vecchi” o non ottimizzati) non amano gli sbalzi bruschi di temperatura: accensioni e spegnimenti frequenti possono ridurre l’efficienza o causare usura.
-
Il comfort abitativo potrebbe risentirne: al ritorno la casa può essere fredda, oppure potrebbero esserci sbalzi termici poco gradevoli se la programmazione non è ben calibrata.
Strategia migliore per risparmiare sul riscaldamento
Sulla base di quanto emerge dalle fonti, la scelta ottimale tende a essere una via di mezzo:
-
Imposta il riscaldamento su una temperatura minima di “standby” durante tutto il giorno (ad esempio 16‑18 °C, o temperatura comfort ridotta), per evitare dispersioni e lunghi tempi di riscaldamento.
-
Usando un termostato programmabile o smart, attiva il riscaldamento solo nelle fasce di effettivo utilizzo (mattina, rientro, ore serali) — così risparmi energia e hai comfort quando serve.
-
Pacchetto ideale: buon isolamento, manutenzione regolare, e programmazione “intelligente”. In questo modo massimizzi comfort e risparmio.
Numerosi studi mostrano che una strategia di “setback” (ovvero abbassare la temperatura quando la casa è vuota) può ridurre i consumi anche del 20‑30% rispetto a un riscaldamento fisso o non gestito.
Cosa cambia se vivi nel Nord Italia
Considerando il clima dell’Italia settentrionale — inverni freddi ma non polari, spesso con case ben isolate o con caldaie a condensazione — la soluzione “programmata + temperatura minima + heating on/off” risulta spesso la più efficiente:
-
Gli isolamenti moderni aiutano a mantenere il calore — quindi non serve tenere il riscaldamento alto tutto il giorno.
-
Le detrazioni energetiche, il costo del gas/metano e la sensibilità crescente verso risparmio e sostenibilità rendono utile un approccio “intelligente”.
-
Se abiti in condominio — con termosifoni centralizzati e valvole termostatiche — la programmazione e settaggi attenti diventano ancora più importanti per evitare sprechi.
Come risparmiare sul riscaldamento
| Situazione / esigenza | Migliore strategia di riscaldamento |
|---|---|
| Sei fuori casa molte ore | Riscaldamento solo quando serve (termostato programmato) |
| Vivi in casa tutto il giorno | Temperatura minima costante + attivazione nelle ore di comfort |
| Casa vecchia, difficile isolamento | Temperatura minima costante per evitare dispersioni e lunghi riscaldamenti |
| Vuoi risparmiare il più possibile | Programmazione + setback + isolamento + manutenzione |









