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Chi ha inventato la polenta taragna?

chi ha inventato la polenta taragna

La polenta taragna: un tuffo nella tradizione lombarda


La polenta taragna è un piatto iconico della tradizione culinaria lombarda, particolarmente radicato nelle valli montane della regione, come la Valtellina e la Val Brembana.

Questo piatto si distingue dalla polenta classica per l’uso del grano saraceno, che conferisce al piatto il suo caratteristico colore scuro e un sapore deciso.

Ma chi ha inventato questa delizia?

Le origini della polenta taragna

La polenta, nelle sue diverse varianti, è un piatto con radici antiche, già conosciuto ai tempi dei Romani.

Tuttavia, la polenta taragna come la conosciamo oggi, ha origini molto più recenti, risalendo probabilmente al periodo medievale nelle regioni montane della Lombardia.

È difficile attribuire la “paternità” di questo piatto a una singola persona o comunità, dato che le sue radici sono profondamente legate alla cultura contadina e alla necessità di utilizzare ingredienti locali e accessibili.

Il termine “taragna” deriva dal verbo dialettale “tarare”, che significa mescolare.

Questo si riferisce all’azione di rimestare costantemente la polenta con un bastone di legno, chiamato tarél, durante la cottura.

Questa pratica è fondamentale per ottenere la giusta consistenza della polenta e per evitare che si attacchi al fondo del paiolo di rame.


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Ingredienti e preparazione

La polenta taragna viene preparata con una miscela di farina di mais e farina di grano saraceno, in proporzioni che variano a seconda delle tradizioni locali.

Solitamente, la miscela è composta da due terzi di farina di mais e un terzo di farina di grano saraceno.

Durante la cottura, che può durare fino a un’ora, si aggiunge burro e formaggio (come il Casera, il Bitto o il Branzi), che si scioglie lentamente conferendo al piatto una consistenza cremosa e un sapore ricco e avvolgente.

Varianti regionali

Oltre alla versione classica, esistono numerose varianti locali.

Ad esempio, nella Valtellina si prepara una versione chiamata “polenta cröpa” o “crupa”, che include l’uso di panna e talvolta patate, rendendo il piatto ancora più sostanzioso.

Un’altra variante interessante è la “pulenta in fiur”, dove l’acqua viene sostituita dalla panna, donando una consistenza molto più cremosa.


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Un piatto da gustare

La polenta taragna è spesso servita con funghi porcini trifolati, brasati di selvaggina o altre pietanze rustiche, tipiche della cucina di montagna.

È un piatto che si gusta al meglio caldo, appena preparato, per apprezzarne appieno la consistenza e il sapore.

In conclusione, la polenta taragna non è solo un piatto, ma un vero e proprio simbolo culturale della Lombardia, che racconta storie di tradizioni contadine, di ingredienti semplici ma gustosi e di una cucina che sa essere accogliente e genuina.

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